Osservatorio Findomestic: Biella prima in Piemonte per reddito pro capite nel 2016

Se, nel 2016, il Pil del Piemonte ha presentato un’evoluzione in linea con la media nazionale (+0,7%), il reddito disponibile per abitante, invece, è cresciuto più che in Italia (2,9% rispetto al 2,4%). Una performance già di per sè brillante, ma che a Biella risulta anche migliore: durante l’anno scorso, infatti, nella provincia laniera il reddito pro capite è aumentato addirittura, su base tendenziale, del +3,4%, facendo arrivare Biella al primo posto nella graduatoria delle province piemontesi sia per la variazione percentuale del reddito per abitante sia per il valore assoluto di esso: 22.944 euro per ogni biellese contro i 21.064 medi del Piemonte. Una variazione percentuale di reddito pro capite, quella biellese nel 2016, decisamente più significativa del +2,1% portato a casa dalla vicina Novara e più in linea con il +3,2% di Vercelli e del Vco. Il dato arriva dall’Osservatorio Findomestic presentato martedì a Torino. A crescere, secondo gli analisti dell’Osservatorio Findomestic, sono stati anche i complessivi consumi di beni durevoli. In Piemonte, durante lo scorso anno, questi consumi sono cresciuti del +4,5%. Guardando la geografia dei consumi provinciali piemontesi, Biella, spicca comunque, con un +5,6% pur piazzandosi al secondo posto dopo la vicina Vercelli, provincia dove il consumo complessivo di beni durevoli è aumentato del +6,6%. Restando nel Quadrante Nord Orientale, a Novara, tale aumento è stato del +4,2% e nel Vco del +3,9%. La spesa delle famiglie biellesi (2.956 euro medi complessivamente a famiglia) ha subito un aumento del +4,7% rispetto al 2015. Durante il 2016, nel Biellese, le immatricolazioni di auto nuove (per l’aggregato comprendente sia famiglie sia aziende) sono state 5.386 ossia il 9,5% in più rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2016, a Biella si sono poi avuti 9.321 passaggi di proprietà di auto usate (+4,9%), mentre l’acquisto di motoveicoli (572) è cresciuto del +10,2%. I consumatori biellesi, nella fotografia scattata da Osservatorio Findomestic, l’anno scorso, hanno complessivamente speso 16 milioni di euro in elettrodomestici grandi e piccoli: +6% ossia più della media regionale (+5,7%) e quasi il doppio della media italiana (+3,2%): tradotto in termini di spesa per nucleo familiare, ogni famiglia della provincia laniera ha destinato a questo genere di consumi 191 euro ovvero il 5,1% in più rispetto al 2015. Nelle vicine province del Quadrante Nord Est, la variazione dei consumi per questa tipologia di beni è astata del +5,3% a Novara, del +5,4% a Vercelli e del +4,8% nel Vco. Ma i biellesi, l’anno scorso, hanno aperto il portafogli (mediamente 645 euro a famiglia) anche per acquistare mobili (+ 2,2% i consumi complessivi), con un aumento medio di spesa pari a +1,3% per nucleo familiare. anche in questo caso, Biella ha fatto meglio della media regionale che ha visto assestarsi l’aumento medio dei consumi di mobili al +1,8%. L’identikit del consumatore biellese 2016 tracciato da Osservatorio Findomestic permette poi di mettere in evidenza una minor propensione all’acquisto nei settori dell’elettronica di consumo e dell’ Ict. Nel primo caso, i consumi complessivi sono stati pari a 7 milioni di euro (+0,3%): la spesa media di ogni famiglia biellese si è aggirata sugli 84 euro: -0,6% rispetto al 2015, ma con l’avvertenza che lo stesso dato, probabilmente per la saturazione del segmento di mercato, è stato negativo in tutte le province piemontesi. Per quanto attiene i prodotti di Information technology, il livello complessivo dei consumi biellesi è stato di 6 milioni di euro, in contrazione del 5,7% su base tendenziale. La spesa media per famiglia è stata di 71 euro, ossia il 6,5% in meno rispetto al 2015. La contrazione si è fatta sentire in tutte le province, con una media regionale del -6,1%, mentre in Italia, nel 2016, la spesa per famiglia in Ict è rimasta sostanzialmente ferma (+0,1%).
Giovanni Orso
Se, nel 2016, il Pil del Piemonte ha presentato un’evoluzione in linea con la media nazionale (+0,7%), il reddito disponibile per abitante, invece, è cresciuto più che in Italia (2,9% rispetto al 2,4%). Una performance già di per sè brillante, ma che a Biella risulta anche migliore: durante l’anno scorso, infatti, nella provincia laniera il reddito pro capite è aumentato addirittura, su base tendenziale, del +3,4%, facendo arrivare Biella al primo posto nella graduatoria delle province piemontesi sia per la variazione percentuale del reddito per abitante sia per il valore assoluto di esso: 22.944 euro per ogni biellese contro i 21.064 medi del Piemonte. Una variazione percentuale di reddito pro capite, quella biellese nel 2016, decisamente più significativa del +2,1% portato a casa dalla vicina Novara e più in linea con il +3,2% di Vercelli e del Vco. Il dato arriva dall’Osservatorio Findomestic presentato martedì a Torino. A crescere, secondo gli analisti dell’Osservatorio Findomestic, sono stati anche i complessivi consumi di beni durevoli. In Piemonte, durante lo scorso anno, questi consumi sono cresciuti del +4,5%. Guardando la geografia dei consumi provinciali piemontesi, Biella, spicca comunque, con un +5,6% pur piazzandosi al secondo posto dopo la vicina Vercelli, provincia dove il consumo complessivo di beni durevoli è aumentato del +6,6%. Restando nel Quadrante Nord Orientale, a Novara, tale aumento è stato del +4,2% e nel Vco del +3,9%. La spesa delle famiglie biellesi (2.956 euro medi complessivamente a famiglia) ha subito un aumento del +4,7% rispetto al 2015. Durante il 2016, nel Biellese, le immatricolazioni di auto nuove (per l’aggregato comprendente sia famiglie sia aziende) sono state 5.386 ossia il 9,5% in più rispetto all’anno precedente. Sempre nel 2016, a Biella si sono poi avuti 9.321 passaggi di proprietà di auto usate (+4,9%), mentre l’acquisto di motoveicoli (572) è cresciuto del +10,2%. I consumatori biellesi, nella fotografia scattata da Osservatorio Findomestic, l’anno scorso, hanno complessivamente speso 16 milioni di euro in elettrodomestici grandi e piccoli: +6% ossia più della media regionale (+5,7%) e quasi il doppio della media italiana (+3,2%): tradotto in termini di spesa per nucleo familiare, ogni famiglia della provincia laniera ha destinato a questo genere di consumi 191 euro ovvero il 5,1% in più rispetto al 2015. Nelle vicine province del Quadrante Nord Est, la variazione dei consumi per questa tipologia di beni è astata del +5,3% a Novara, del +5,4% a Vercelli e del +4,8% nel Vco. Ma i biellesi, l’anno scorso, hanno aperto il portafogli (mediamente 645 euro a famiglia) anche per acquistare mobili (+ 2,2% i consumi complessivi), con un aumento medio di spesa pari a +1,3% per nucleo familiare. anche in questo caso, Biella ha fatto meglio della media regionale che ha visto assestarsi l’aumento medio dei consumi di mobili al +1,8%. L’identikit del consumatore biellese 2016 tracciato da Osservatorio Findomestic permette poi di mettere in evidenza una minor propensione all’acquisto nei settori dell’elettronica di consumo e dell’ Ict. Nel primo caso, i consumi complessivi sono stati pari a 7 milioni di euro (+0,3%): la spesa media di ogni famiglia biellese si è aggirata sugli 84 euro: -0,6% rispetto al 2015, ma con l’avvertenza che lo stesso dato, probabilmente per la saturazione del segmento di mercato, è stato negativo in tutte le province piemontesi. Per quanto attiene i prodotti di Information technology, il livello complessivo dei consumi biellesi è stato di 6 milioni di euro, in contrazione del 5,7% su base tendenziale. La spesa media per famiglia è stata di 71 euro, ossia il 6,5% in meno rispetto al 2015. La contrazione si è fatta sentire in tutte le province, con una media regionale del -6,1%, mentre in Italia, nel 2016, la spesa per famiglia in Ict è rimasta sostanzialmente ferma (+0,1%).
Giovanni Orso