Occupazione biellese ancora trainata dal tempo determinato
Nel primo trimestre il mondo del lavoro biellese ancora connotato dalla preponderanza di forme contrattuali non stabili.

Nell'occupazione biellese i contratti precari aumentati del +22,9%.
L'occupazione biellese cresciuta nel I trimestre
Segno più nel mondo dell'occupazione biellese. Nei primi tre mesi del 2018, le assunzioni sono aumentate del 23,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Tradotto in valori assoluti, ciò significa che si contano 1.075 avviamenti in più. Si è passati dai 4.558 del primo trimestre 2017 ai 5.633 di quest'anno. I dati arrivano dalle stime dell’indagine sulle forze di lavoro diffuse nei giorni scorsi dall’Istat ed elaborate dall’Orml, l’osservatorio regionale del mercato del lavoro. Il dato biellese, a prima vista, sembrerebbe effettivamente confortare una visone finalmente dinamica del mercato del lavoro. Guardato in controluce, il dato si presta a una lettura più critica.
I tempi determinati corrono più in fretta
Guardando alle tipologie contrattuali, a correre sono stati soprattutto i tempi determinati. Questi, infatti, sono cresciuti del 22,9% (in valori assoluti 836 assunzioni in più, da 3.648 a 4.484). Segnali positivi, seppur con percentuale minore, arrivano però anche dai contratti a tempo indeterminato. Nel periodo considerato, essi sono aumentati del + 20,7% (in valori assoluti le assunzioni sono passate da 796 a 961). A proseguire, inoltre, nel primo trimestre 2018 a Biella, è stato anche il trend di crescita dell’apprendistato (rivolto aigiovani fino a 29 anni). Qui, le assunzioni sono passate da 114 a 188.
I settori di attività dell'occupazione biellese
Per quanto riguarda i settori di attività, nel Biellese, ad aumentare sono state le assunzioni nell'industria (+28,6%: da 1.656 a 2.130); nei servizi ( +22,5%: da 2.549 a 3.122) e nell’agricoltura (+7,9%), che tuttavia pesa poco in valori assoluti. Il quadro positivo è confermato anche a livello regionale. I dati sulle procedure di assunzione, tratti dalle comunicazioni obbligatorie delle imprese, nei primi tre mesi del 2018 mostrano un incremento di circa 20 mila unità (+13,7%). Anche in questo caso, i contratti precari hanno fatto da traino. Guardando all’andamento delle singole province, al di là di Biella, l’incremento maggiore ha avuto luogo nel Vco (+37%). A seguire, Vercelli (+17,8%), Cuneo (+16,9%), Novara (+15,6%). Al di sotto della media regionale si sono collocate Torino (+10,3%), Asti (+12,8%) e Alessandria (+13%).
Giovanni Orso