Nuove assunzioni crescono a Biella ma il 79% è precario

Delle nuove 4.166 procedure di assunzione, ben 3.329 sono solo a tempo determinato.

Nuove assunzioni crescono a Biella ma il 79% è precario
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Nuove assunzioni in aumento del +38% nei primi due mesi dell'anno.

Tra gennaio e febbraio 4.166 nuove assunzioni

In provincia di Biella, tra gennaio e febbraio 2018, le assunzioni sono aumentate del 38,2% (+35% nella sola fascia di età 15-29 anni). In valori assoluti, nel primo bimestre, si contano 1.151 assunzioni in più rispetto alle 3.015 dello stesso periodo 2017. Il totale complessivo è stato di 4.166 assunzioni. Queste 1.151 assunzioni in più hanno visto una maggior crescita per quanto concerne gli uomini (+42,3%). I posti di lavoro femminili sono aumentati del 34,4%. I dati sono stati elaborati dal  Settore Politiche del Lavoro della Regione Piemonte. Essi confermano la tendenza rilevata durante il 2017.

Nelle nuove assunzioni prevale nettamente il  tempo determinato

Dati alla mano,  si registra finalmente anche un incremento robusto, soltanto sotto l'aspetto percentuale, anche dei contratti a tempo indeterminato (+35,9%). Quelli a tempo determinato corrono a +37%. La situazione è meno rosea se si guarda ai valori assoluti. qui emerge una dequalificazione del lavoro. Le 4.166 nuove assunzioni nel Biellese a fine febbraio, sono rappresentate da ben 3.329 assunzioni a tempo determinato, 125 in apprendistato e soltanto 712 a tempo indeterminato. Le nuove procedure di assunzione sono quindi per il 79,9% rappresentate da contratti precari (3.329). Solo circa il 17% (712) è costituito da contratti a tempo indeterminato. Se si focalizza l’attenzione sulle sole 1.151 procedure di assunzione in più del primo bimestre 2018, le cose cambiano di poco. Ben 899 contratti (il 78,1%) è rigorosamente rappresentato da contratti precari. Solo 188 assunzioni (il 16,3%) è rappresentato da contratti seri ossia a tempo indeterminato.

Qualità del lavoro più importante dei numeri

«La verità è chiara - commenta la segretaria di Cgil Biella, Marvi Massazza Gal -: ci troviamo di fronte a un processo, purtroppo lecito stanti le attuali nome del Jobs Act, di dequalificazione del lavoro. I dati di Regione Piemonte ci dicono che  stanno aritmeticamente crescendo i contratti di lavoro. Letti in controluce mostrano come si stia contraendo la qualità e serietà di essi».

Giovanni Orso

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