Non solo tessile: nuovi sbocchi con il Gal

Non solo tessile: nuovi sbocchi con il Gal
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«Sviluppare settori alternativi al tessile con la missione di promuoverli in zone con redditività più bassa quali sono le zone rurali e montane». E’ questo l’obiettivo cui lavorerà nei prossimi sette anni il Gal Montagne biellesi attraverso la copiosa “sparmigianata” di finanziamenti che sarà in grado di erogare. Quattro milioni e mezzo di euro (contro i 2.400.000 della precedente tornata): tanto il Gruppo di azione locale potrà offrire a sostegno dei progetti di sviluppo  che arriveranno dal territorio montano biellese. Una carta su cui il presidente Emanuele Ramella Pralungo ha insistito con orgoglio, presentando venerdì il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psl) 2014-2020: «L’obiettivo principale resta quello di creare reti e ricavarne vantaggi - ha fatto presente Ramella, ringraziando al contempo il predecessore Mario Novaretti, oggi consigliere, per il lavoro svolto in passato -. E’ una delle conferme di questa nuova programmazione, che si somma alle novità legate all'estensione territoriale e all'aumento di budget». 

Il nuovo Psl del Gal coinvolgerà 52 comuni e lavorerà - come detto - con un budget assegnato di 4,5 milioni di euro. Tre gli ambiti sui quali si lavorerà in modo particolare: filiere produttive, turismo sostenibile e servizi culturali ed alla persona. Oltre ai bandi per imprese ed enti, poi, il Gal finalizzerà sinergie in cooperazione con altri territori Gal piemontesi con dei progetti dedicati (Valsesia, Ossola, Valli di Lanzo e Canavese).  Ad illustrare le linee di intervento, ossia gli ambiti nei quali il Gal pubblicherà i bandi, è stato il direttore Michele Colombo: «Apriremo 18 diversi bandi su tre ambiti specifici e tutti sono nati a fronte di una lunga programmazione e concertazione sul territorio, ascoltando i bisogni e le istanze territoriali. La sintesi del lavoro richiama la riconversione produttiva, tanto che le filiere produttive saranno l’ambito prioritario del Gal che oltre all'agricoltura e le foreste coinvolgerà l’artigianato e il commercio». In questo ambito il Gal pubblicherà bandi il cui aiuto sarà assegnato in conto capitale per interventi realizzati nelle singole imprese per quanto concerne “accordi di filiera” o “reti territoriali”. Ma ci sarà modo di occuparsi anche di turismo sostenibile. Stessa filosofia legata alle reti del precedente, con priorità sulla realizzazione e lo sviluppo di nuovi servizi al turista. Anche qui, come in precedenza, saranno aperte le misure di creazione di impresa per costituire nuove attività. L’ultimo tema su cui si concentrerà l’attività del Gal riguarda infine i servizi culturali ed alla persona. Sarà diviso in due tipologie: una interesserà i servizi alla persona, l’altra il settore culturale. Come target prioritari, in entrambi i casi, ci sarà la valorizzazione della cultura tradizionale territoriale, arti musicali e sceniche, tempo libero e sport ed educazione come ad esempio linguistica ed informatica. Conclude Colombo: «I finanziamenti per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese per i settori turismo, artigianato, commercio, agroalimentare e servizi culturali alla persona aperti nei vari ambiti saranno erogati sotto forma di premi di insediamento. Saranno inoltre predisposti finanziamenti, a bando, per progetti e attività sviluppati da gruppi di imprese. E questo avverrà nel settore della commercializzazione dei prodotti locali, sviluppo e promozione turistica, studio e sviluppo di nuove tecnologie in ambito forestale e progetti di agricoltura sociale».

La presentazione del Pls è stata anche l’occasione per annunciare ufficialmente il cambio di sede del Gal, che da Casapinta si sdoppia ora tra Andorno Micca e Crocemosso, nelle sedi delle rispettive Unioni montane. «Noi ci spostiamo in funzione delle esigenze dei potenziali beneficiari, non per ragioni diverse - ha chiarito Ramella -. Abbiamo individuato due località baricentriche per il territorio. Nessuno ha conquistato una sede vincendo una battaglia politica. Entrambe le sedi hanno la stessa importanza e lo stesso valore. Ci sarà una sede legale, chiaramente, perché ce lo impone la legge, ma ringrazio per il rin egual misura le due Unioni Montane che si sono offerte per dare ospitalità al Gal». 
V.B. 

«Sviluppare settori alternativi al tessile con la missione di promuoverli in zone con redditività più bassa quali sono le zone rurali e montane». E’ questo l’obiettivo cui lavorerà nei prossimi sette anni il Gal Montagne biellesi attraverso la copiosa “sparmigianata” di finanziamenti che sarà in grado di erogare. Quattro milioni e mezzo di euro (contro i 2.400.000 della precedente tornata): tanto il Gruppo di azione locale potrà offrire a sostegno dei progetti di sviluppo  che arriveranno dal territorio montano biellese. Una carta su cui il presidente Emanuele Ramella Pralungo ha insistito con orgoglio, presentando venerdì il nuovo Piano di Sviluppo Rurale (Psl) 2014-2020: «L’obiettivo principale resta quello di creare reti e ricavarne vantaggi - ha fatto presente Ramella, ringraziando al contempo il predecessore Mario Novaretti, oggi consigliere, per il lavoro svolto in passato -. E’ una delle conferme di questa nuova programmazione, che si somma alle novità legate all'estensione territoriale e all'aumento di budget». 

Il nuovo Psl del Gal coinvolgerà 52 comuni e lavorerà - come detto - con un budget assegnato di 4,5 milioni di euro. Tre gli ambiti sui quali si lavorerà in modo particolare: filiere produttive, turismo sostenibile e servizi culturali ed alla persona. Oltre ai bandi per imprese ed enti, poi, il Gal finalizzerà sinergie in cooperazione con altri territori Gal piemontesi con dei progetti dedicati (Valsesia, Ossola, Valli di Lanzo e Canavese).  Ad illustrare le linee di intervento, ossia gli ambiti nei quali il Gal pubblicherà i bandi, è stato il direttore Michele Colombo: «Apriremo 18 diversi bandi su tre ambiti specifici e tutti sono nati a fronte di una lunga programmazione e concertazione sul territorio, ascoltando i bisogni e le istanze territoriali. La sintesi del lavoro richiama la riconversione produttiva, tanto che le filiere produttive saranno l’ambito prioritario del Gal che oltre all'agricoltura e le foreste coinvolgerà l’artigianato e il commercio». In questo ambito il Gal pubblicherà bandi il cui aiuto sarà assegnato in conto capitale per interventi realizzati nelle singole imprese per quanto concerne “accordi di filiera” o “reti territoriali”. Ma ci sarà modo di occuparsi anche di turismo sostenibile. Stessa filosofia legata alle reti del precedente, con priorità sulla realizzazione e lo sviluppo di nuovi servizi al turista. Anche qui, come in precedenza, saranno aperte le misure di creazione di impresa per costituire nuove attività. L’ultimo tema su cui si concentrerà l’attività del Gal riguarda infine i servizi culturali ed alla persona. Sarà diviso in due tipologie: una interesserà i servizi alla persona, l’altra il settore culturale. Come target prioritari, in entrambi i casi, ci sarà la valorizzazione della cultura tradizionale territoriale, arti musicali e sceniche, tempo libero e sport ed educazione come ad esempio linguistica ed informatica. Conclude Colombo: «I finanziamenti per la nascita e lo sviluppo di nuove imprese per i settori turismo, artigianato, commercio, agroalimentare e servizi culturali alla persona aperti nei vari ambiti saranno erogati sotto forma di premi di insediamento. Saranno inoltre predisposti finanziamenti, a bando, per progetti e attività sviluppati da gruppi di imprese. E questo avverrà nel settore della commercializzazione dei prodotti locali, sviluppo e promozione turistica, studio e sviluppo di nuove tecnologie in ambito forestale e progetti di agricoltura sociale».

La presentazione del Pls è stata anche l’occasione per annunciare ufficialmente il cambio di sede del Gal, che da Casapinta si sdoppia ora tra Andorno Micca e Crocemosso, nelle sedi delle rispettive Unioni montane. «Noi ci spostiamo in funzione delle esigenze dei potenziali beneficiari, non per ragioni diverse - ha chiarito Ramella -. Abbiamo individuato due località baricentriche per il territorio. Nessuno ha conquistato una sede vincendo una battaglia politica. Entrambe le sedi hanno la stessa importanza e lo stesso valore. Ci sarà una sede legale, chiaramente, perché ce lo impone la legge, ma ringrazio per il rin egual misura le due Unioni Montane che si sono offerte per dare ospitalità al Gal». 
V.B. 

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