Milano Unica verso nuove date

Milano Unica verso nuove date
Pubblicato:
Aggiornato:

Si è aperta oggi la prima edizione nella nuova location dei padiglioni fieristici di Rho di Milano Unica la fiera top del tessile italiano che ha la sua punta di diamante in Ideabiella. Più che un semplice trasloco, si è trattato  del primo passo di una fase di trasformazione (col presidente Ercole Botto Poala, nella foto Sartini mentre interviene, ad insistere sulle ragioni “dell’unità di azione”, ma anche “del coraggio che gli imprenditori devono mettere in campo per muoversi anche su terreni incerti”) e lo ha fatto nel segno di un gemellaggio con Origin Passion and Beliefs che  si è spostata da Vicenza  al capoluogo lombardo per avere un respiro più internazionale come ha ricordato Matteo Marzotto. Milano Unica, oltre ai nuovi e più ariosi spazi, cambia anche il layout della manifestazione (incentrandolo su tre piazze) e gli eventi. Un primo step, in attesa di prendere una decisione definitiva, probabilmente a ottobre, sull’anticipo delle date della manifestazione che è stato per l’intera giornata il leit motiv del dibattito: da settembre a luglio per l’estiva, e da febbraio a gennaio nel caso dell’edizione invernale?

E’ stato il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto a tagliare idealmente il nastro di Milano Unica alla sua 23esima edizione con numeri in crescita. Sono 382 espositori, di cui 79 europei, ai quali si aggiungo 39 aziende dell’Osservatorio Giappone, e 21 della Corea, per un totale di 442 espositori, di cui 139 esteri (erano 404 a settembre 2015). Chiuso il capitolo On Stage, Milano Unica ospita il 23° International Lab di Mittelmoda, l’osservatorio della creatività emergente, la sfilata dei talenti delle più importanti scuole internazionali di 55 Paesi e il progetto internazionale “The Fabric Program”: realizzato in collaborazione con Cfda, la camera moda Usa, per mettere in contatto gli stilisti emergenti più promettenti con la realtà tessile italiana. Due gli eventi in programma nella tre giorni dedicata al tessile: On Air dedicato alla creatività italiana e la mostra On Board dove sono esposti i mood  degli stilisti italiani accanto alle collezioni che hanno ispirato: da Valentino a Prada. Sul fronte congiunturale – come ha spiegato il presidente di Smi Claudio Marenzi - il 2016 si è aperto a doppia velocità per il tessile italiano. Nella prima metà dell’anno l’export ha recuperato uno 0,5% mentre l’import si è fermato al +0,1 per cento. La produzione industriale ha però registrato un calo del 2,3% tra gennaio e marzo mentre da aprile e giugno la flessione si è fatta più contenuta (-1%). Crescono le esportazioni della lana pettinata (+3,3%)  e di quella cardata (+5,4%), il lino (+20%). In calo il cotone (-0,9%) e il  tessuto a maglia (-3,2%). Per Marenzi il settore mantiene un trend positivo: “Si attesterà sul +2%”, ha detto. Ma il coro generale continua ad essere quello del “fare sistema” e della necessità dei sostegni alla nuova impresa da parte del governo con Scalfarotto che ha snocciolato i dati di un investimento che cresce da quando al Mise c’è Carlo Calenda, prima vice e oggi titolare del dicastero. Impegni finali di Scalfarotto sul Made in, sulla sostenibilità e sul Sistema Italia da imparare a “vendere all’estero credendoci”.

Roberto Azzoni

Si è aperta oggi la prima edizione nella nuova location dei padiglioni fieristici di Rho di Milano Unica la fiera top del tessile italiano che ha la sua punta di diamante in Ideabiella. Più che un semplice trasloco, si è trattato  del primo passo di una fase di trasformazione (col presidente Ercole Botto Poala, nella foto Sartini mentre interviene, ad insistere sulle ragioni “dell’unità di azione”, ma anche “del coraggio che gli imprenditori devono mettere in campo per muoversi anche su terreni incerti”) e lo ha fatto nel segno di un gemellaggio con Origin Passion and Beliefs che  si è spostata da Vicenza  al capoluogo lombardo per avere un respiro più internazionale come ha ricordato Matteo Marzotto. Milano Unica, oltre ai nuovi e più ariosi spazi, cambia anche il layout della manifestazione (incentrandolo su tre piazze) e gli eventi. Un primo step, in attesa di prendere una decisione definitiva, probabilmente a ottobre, sull’anticipo delle date della manifestazione che è stato per l’intera giornata il leit motiv del dibattito: da settembre a luglio per l’estiva, e da febbraio a gennaio nel caso dell’edizione invernale?

E’ stato il sottosegretario allo Sviluppo economico Ivan Scalfarotto a tagliare idealmente il nastro di Milano Unica alla sua 23esima edizione con numeri in crescita. Sono 382 espositori, di cui 79 europei, ai quali si aggiungo 39 aziende dell’Osservatorio Giappone, e 21 della Corea, per un totale di 442 espositori, di cui 139 esteri (erano 404 a settembre 2015). Chiuso il capitolo On Stage, Milano Unica ospita il 23° International Lab di Mittelmoda, l’osservatorio della creatività emergente, la sfilata dei talenti delle più importanti scuole internazionali di 55 Paesi e il progetto internazionale “The Fabric Program”: realizzato in collaborazione con Cfda, la camera moda Usa, per mettere in contatto gli stilisti emergenti più promettenti con la realtà tessile italiana. Due gli eventi in programma nella tre giorni dedicata al tessile: On Air dedicato alla creatività italiana e la mostra On Board dove sono esposti i mood  degli stilisti italiani accanto alle collezioni che hanno ispirato: da Valentino a Prada. Sul fronte congiunturale – come ha spiegato il presidente di Smi Claudio Marenzi - il 2016 si è aperto a doppia velocità per il tessile italiano. Nella prima metà dell’anno l’export ha recuperato uno 0,5% mentre l’import si è fermato al +0,1 per cento. La produzione industriale ha però registrato un calo del 2,3% tra gennaio e marzo mentre da aprile e giugno la flessione si è fatta più contenuta (-1%). Crescono le esportazioni della lana pettinata (+3,3%)  e di quella cardata (+5,4%), il lino (+20%). In calo il cotone (-0,9%) e il  tessuto a maglia (-3,2%). Per Marenzi il settore mantiene un trend positivo: “Si attesterà sul +2%”, ha detto. Ma il coro generale continua ad essere quello del “fare sistema” e della necessità dei sostegni alla nuova impresa da parte del governo con Scalfarotto che ha snocciolato i dati di un investimento che cresce da quando al Mise c’è Carlo Calenda, prima vice e oggi titolare del dicastero. Impegni finali di Scalfarotto sul Made in, sulla sostenibilità e sul Sistema Italia da imparare a “vendere all’estero credendoci”.

Roberto Azzoni

Seguici sui nostri canali