Milano Unica col Metaverso bene l’export, il tessile rallenta
Nel 2022, 108 miliardi di fatturato. Un'edizione con 562 aziende tessili e di accessori presenti. “Lieve contrazione entro fine 2023”
Ha aperto stamane, a Fiera Milano Rho, la 37a edizione di Milano Unica. Le tre giornate di uno dei più importanti saloni internazionali del tessile e degli accessori, si prospettano ricche di contenuti e di nuovi progetti primo fra tutti il progetto delle stanze del Metaverso sulle potenzialità della tecnologia per il settore con l’avatar di MU che sarà la voce narrante della fiera.
Sono 562 le aziende tessili che espongono a Milano Unica
Fino a giovedì prossimo 562 aziende del tessile e dell’accessorio d’alta gamma (una quarantina i marchi biellesi), saranno presenti con le loro ricercate e innovative proposte per l’autunno/inverno 2024-2025, rivolte al mercato internazionale dell’eccellenza per uomo e donna.
Se il settore tessile e moda ha chiuso il 2022 con oltre 108 miliardi di Euro di fatturato, la tessitura made in Italy ha archiviato l’anno registrando una crescita del +29,6%. Il fatturato di comparto è salito a 7,9 miliardi di euro con un guadagno in termini assoluti di 1,8 miliardi rispetto al consuntivo 2021. L’avvio del 2023 è più lento rispetto al 2022: la produzione dei tessuti flette, ma l’export sale e il bilancio commerciale dei primi tre mesi è positivo con +517 milioni di Euro in aumento di circa 225 milioni sull’avanzo dello stesso periodo 2022 quando la crescita era invece prepotente. Insomma, un quadro di luci ed ombre per i prossimi mesi.
Sempre più sostenibilità
La manifestazione cresce organicamente ogni edizione e la nota di merito è rivolta soprattutto alle 403 aziende italiane e alle 78 straniere, alle quali si aggiungono le 81 aree speciali. Da questa edizione gli stand sono rinnovati nell’immagine rivestiti di un materiale dalla geometria materica e contemporanea, che evoca la texture del tessuto. I visitatori sono accolti dall’area Sostenibilità Creativa, con un nuovo approccio sostanziale: tutti i campioni esposti nell’area avranno caratteristiche di sostenibilità. Una scelta che riflette l’impegno crescente, deciso e permanente dell’industria tessile e accessori del settore moda, oltre a decretare la capacità delle eccellenze del Made in Italy, di saper realizzare produzioni con contenuti sempre più creativi e di pregiata qualità, nel rispetto del pianeta e di chi lo abita. Lo spazio, sempre più ampio, dedicato alle proposte per la donna, esprime il desiderio di un’eleganza femminile, che non rinuncia alla dinamicità dei tempi.
Tra le sofisticate proposte di tessuti esclusivi, filati nobili, mischie naturali e accessori pregiati, spicca la sobrietà di materiali ipertecnici, essenziali e, allo stesso tempo, dal fascino di un lusso senza tempo. Ed è proprio accanto all’area Sostenibilità Creativa, colma dei concept di riferimento per l’autunno/inverno 2024/2025, che Milano Unica presenta il suo primo ingresso nel Metaverso. In collaborazione con PwC Italia, che ha realizzato il progetto, per la prima volta i visitatori potranno amplificare la loro esperienza in fiera, entrando nell’Hub valoriale di Milano Unica, proseguendo il percorso nelle stanze emozionali che rappresentano il viaggio all’interno dei processi creativi, delle idee e delle suggestioni che la mente è stata in grado di generare per rappresentare i nuovi suggerimenti di MU Community per le collezioni della prossima stagione. Da sempre sensibile al valore della formazione, dell’inclusività per le nuove generazioni e della continuità del sistema, Milano Unica ospita, domani, mercoledì, alle 11, la conferenza stampa del Comitato Education di Confindustria Moda: “Moda e Accessorio: la sfida della formazione per la salvezza del Made in Italy”. Nel pomeriggio di oggi alle 17,30 si terrà la cerimonia inaugurale che affronta i temi chiave per il settore tessile e accessori, con l’analisi di Claudia D’Arpizio, Senior Partner Moda e Lusso di Bain & Company, sulle performance del mercato premium e lusso, verso le prossime sfide che il settore dovrà affrontare nel medio periodo.
“Lieve contrazione entro fine 2023”
“Sono soddisfatto delle adesioni che hanno superato i valori pre-pandemia. Questo crea il circolo virtuoso della domanda, soddisfatta da un’offerta che si posiziona nel perimetro del lusso etico e della produzione del Made in Italy, che vede ogni edizione la crescita della proposta femminili d’alta gamma”, commenta il presidente di Milano Unica e ceo di VBC Alessandro Barberis Canonico.
“La performance del settore tessile - ha commentato D’Arpizio - sarà guidata nel medio termine dalla domanda effettiva del mercato al consumo: per queste ragioni ci attendiamo, nella seconda metà del 2023, una possibile lieve contrazione dei volumi, con anche possibili posticipi nel ritiro delle pezze finite da parte di alcuni brand/retailer per poter smaltire prima i propri stock. La performance del 2024 sarà invece principalmente impattata dalle scelte sui listini prezzo che verranno prese dai produttori tessili (a fronte di una stabilizzazione/riduzione di costi di energia e materie prime, che potrà tuttavia essere controbilanciata da possibili aumenti del costo del lavoro in risposta ad uno scenario macroeconomico inflattivo). Il medio termine sarà inoltre caratterizzato da una progressiva riduzione dei lead time produttivi, che dovrebbe portare ad un ri-allineamento delle tempistiche di raccolta ordini al periodo pre-pandemico, con un ritorno quindi ad una maggiore frammentazione (seppur non ai livelli “estremi” ipotizzati precovid), e dalla capacità dei produttori di adattarsi alla sempre elevata richiesta di personalizzazioni. I “vincitori di domani” saranno quei produttori tessili che meglio di altri riusciranno ad affrontare le cinque sfide chiave che li attendono: offrire un servizio a 360° ai clienti, continuare ad innovare, mantenere il posizionamento sulle fasce di prezzo raggiunte post Covid, sostenere la filiera produttiva e attrarre e formare nuovi talenti”.
Nel 2022, 108 miliardi di fatturato
Una spinta alla sostenibilità integrata lungo tutto il processo è sostenuta da Ercole Botto Poala, Presidente di Confindustria Moda e Ceo Reda e di Sergio Tamborini, Presidente di Sistema Moda Italia. “Agendo come sistema - spiegano i due imprenditori - siamo stati in grado di compiere già importanti passi avanti, ad esempio sul tema dell’economia circolare, dove abbiamo anticipato di anni la normativa europea in termini di riciclo dei rifiuti tessili, ma il cammino è lungo e complesso per l’assenza di chiare regole comunitarie”. Appello a continuare un percorso unitario e virtuoso che ha consentito di produrre oltre 108 miliardi di fatturato nel 2022.
L’export di tessuti tiene anche nel 2023
Le esportazioni di tessuti, nel periodo compreso tra gennaio e marzo 2023 – spiega la nota economica di Milano Unica - hanno realizzato un aumento a due cifre (+13,8%), pur rallentando rispetto al corrispondente periodo del 2022 (+46,2%). L’export controbilancia, nel periodo considerato, sia l’andamento della produzione industriale di tessuti, sia quello delle importazioni. Secondo l’indice istat della produzione industriale, infatti, la tessitura ortogonale registra una contrazione del -19,8% e la produzione di tessuto a maglia flette del -11,5%, mentre le importazioni calano del -21,4%. Grazie al divergente andamento nel breve periodo di import ed export, la bilancia commerciale di comparto raggiunge i 517 milioni di euro, in aumento di circa 225 milioni rispetto all’avanzo del corrispondente periodo del 2022. A fianco di questo buon andamento, vale anche la pena di segnalare che, confrontando gli attuali risultati con quelli del primo trimestre 2019, si rileva una crescita sia delle vendite estere (+15,2%), sia delle importazioni (+7,7%). A trascinare le positive performance delle vendite all’estero, comuni a tutte le categorie merceologiche, prese in esame dal centro studi di Confindustria moda, sono risultati i tessuti lanieri cardati e pettinati (+ 37,9%) e i tessuti in pura seta (+19,5%). Francia e Germania, primo e secondo mercato di sbocco, sono cresciute rispettivamente del +13,7% e del +13,5%, Cina e Hong Kong, nonostante il forte calo di quest’ultima, si collocherebbero in terza posizione, mentre gli Stati Uniti registrano un calo del -12,5%.
L’innovazione col Metaverso
Il nuovo approccio con la tecnologia è fatto proprio da Milano Unica che ha dato vita - come detto - alle stanze del Metaverso. L’avatar di Milano Unica è la voce narrante della 37a edizione, invita al salone, aggiorna sulle novità presenti e accompagna i visitatori durante l’esperienza nel Metaverso. Sono state sviluppate infatti ambientazioni 3D per rendere immersiva l’esperienza legata ai trend presentati in fiera, andando al di là dei confini di tempo e spazio. Sarà possibile così navigare nel Metaverso di Milano Unica fino al 25 luglio.
Roberto Azzoni