Meccanica biellese: export in tenuta

Meccanica biellese: export in tenuta
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L’export dell’industria meccanica made in Biella, durante i primi nove mesi del 2014, si è rivelato in tenuta, mostrando, in particolare, una buona dinamicità durante il secondo trimestre dell’anno appena concluso.

I dati Uib (su fonte Federmeccanica) parlano chiaro. Tra gennaio e giugno 2014, le vendite estere dell’industria meccanica made in Biella hanno toccato quota 92,2 milioni. Guardato su base tendenziale, il dato costituisce un lievissimo arretramento rispetto allo stesso periodo 2013, quando l’export di settore era stato pari a 92,4 milioni. La differenza dello 0,2% è comunque trascurabile e restituisce l’immagine di una meccanica made in  Biella il cui export si rivela in sostanziale tenuta. Scorporato, il dato dice però anche qualcosa in più: focalizzando l’attenzione sul II trimestre del 2014, si vede infatti come l’export di settore sia cresciuto, su base tendenziale, del 12,3%, giungendo a quota 65,3 milioni rispetto ai 58,1 dell’analogo trimestre 2013.

Mercato interno. «Si tratta  indubbiamente di dati positivi - commenta Francesca Bozzo, capogruppo Industria Meccanica Uib -, ma che dicono anche come ad essere elemento propulsivo di settore sia ancora soltanto l’export, mentre il mercato interno resta al palo. Non è una cosa secondaria: in linea generale, quindi non solo per quanto attiene il mio settore di competenza, qualche fermento nell’aria si sente anche grazie ai tassi bassi o al deprezzamento dell’euro che stimola molte speranze. Ho tuttavia l’impressione che il sistema abbia ancora il fiato corto: ciò che, infatti, manca è la fiducia e sono gli investimenti. Credo che proprio la ripartenza del mercato domestico farebbe invece la differenza, perché sarebbe il segnale di un ritorno in campo di questi elementi fondamentali per restituire  il vero polso di una svolta».

Giovanni Orso

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