ECONOMIA

Maltempo, Coldiretti: SOS miele dopo la distruzione delle arnie

Sono oltre 3mila le arnie perse in tutto il Piemonte, danni per oltre 1 milione e 600mila euro.

Maltempo, Coldiretti: SOS miele dopo la distruzione delle arnie
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Quest’anno però le produzioni locali sono particolarmente in difficoltà: il maltempo di inizio di ottobre ha dato un duro colpo al comparto apistico.

La criticità

Il maltempo di inizio di ottobre ha dato un duro colpo al comparto apistico, facendo perdere oltre 3 mila arnie in tutto il Piemonte, di cui oltre la metà erano situate nelle nostre province tra il Novarese, il Vco, il Vercellese e il Biellese. Arnie che sono state completamente travolte dall’acqua e dal fango, alveari distrutti con la conseguente morte di intere famiglie di api.

“I danni ammontano a oltre 1 milione e 600mila euro in tutto il Piemonte e vanno a sommarsi alle difficoltà che il comparto ha avuto negli ultimi anni tra siccità, gelate e spopolamenti che hanno provocato scarse produzioni, senza dimenticare, ovviamente, l’emergenza Covid. Rispetto a quest’ultima, grazie alle nostre sollecitazioni, è stata aperta dalla Regione la Misura 21 del Psr 2014-2020 a favore anche delle imprese apistiche colpite dalla crisi determinata, appunto, dal Covid che non godono degli aiuti previsti dai provvedimenti adottati a livello nazionale”, spiegano Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco e Paolo Dellarole, presidente di Coldiretti Vercelli - Biella.

“Per quanto riguarda poi la vendita – continuano i due presidenti-  “il rischio è che venga incrementato ulteriormente l’arrivo massiccio di miele dall’estero che, spesso, di miele ha ben poco. A far concorrenza al miele Made in Piemonte non è solo la Cina, ma anche l’Est Europa da cui proviene una gran quantità di miele a basso costo e che non rispetta i nostri standard qualitativi. Per questo ai consumatori ricordiamo di leggere con attenzione l’etichetta, poiché l’indicazione d’origine è obbligatoria per il miele, e di privilegiare gli acquisti locali anche per aiutare i nostri produttori. Le nostre province contano molti apicoltori, e presso i loro punti vendita aziendali si può acquistare a km0, oppure nei mercati di Campagna Amica di Novara, Trecate, Galliate, Bellinzago e Vercelli.

È poi opportuno che anche l’agroindustria scelga il vero miele Made in Piemonte, attivando progetti economici di filiera che possano garantire la giusta valorizzazione del prodotto ed il lavoro degli imprenditori. È poi opportuno che venga resa omogena la legislazione comunitaria per non penalizzare le produzioni ottenute rispettando le rigide norme di sicurezza italiane rispetto a quelle dei Paesi con sistemi di controllo più permissivi”.

 

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