Made in Italy in mobilitazione

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in mobilitazione

Oggi il Sistema unito a Milano aspettando il tavolo tecnico a Roma: a Biella si terrà il "Textile day"

(19 feb) «Ci stiamo occupando di tutti i settori e di tutte le imprese: per il Governo non esistono figli e figliastri, anche se i diversi settori hanno le loro specificità e dunque richiedono interventi specifici». Così il ministro allo sviluppo economico, Claudio Scajola, risponde alla voce levata dal tessile abbigliamento e dal Biellese, confermando la convoca di un tavolo tecnico a Roma per il prossimo 26 febbraio. Oggi, intanto, l’intero sistema tessile italiano, dalle imprese agli artigiani ai sindacati, si è riunito a Milano per ribadire che la mobilitazione continua. Presenti in palatea, oltre a diversi imprenditori, anche il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che ha annunciato l'intenzione di organizzare a Biella, contemporaneamente al tavolo convocato a Roma, una sorta di "Textile Day", e il presidente dell'Unione industriale biellese, Luciano Donatelli.

Made in Italy
in mobilitazione

Oggi il Sistema unito a Milano aspettando il tavolo tecnico a Roma: a Biella si terrà il "Textile day"

«Ci stiamo occupando di tutti i settori e di tutte le imprese: per il Governo non esistono figli e figliastri, anche se i diversi settori hanno le loro specificità e dunque richiedono interventi specifici». Così il ministro allo sviluppo economico, Claudio Scajola, risponde alla voce levata dal tessile abbigliamento e dal Biellese, confermando la convoca di un tavolo tecnico a Roma per il prossimo 26 febbraio. Oggi, intanto, l’intero sistema tessile italiano, dalle imprese agli artigiani ai sindacati, si è riunito a Milano per ribadire che la mobilitazione continua. Presenti in palatea, oltre a diversi imprenditori, anche il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che ha annunciato l'intenzione di organizzare a Biella, contemporaneamente al tavolo convocato a Roma, una sorta di "Textile Day", e il presidente dell'Unione industriale biellese, Luciano Donatelli.
Dal Governo. In una nota Scajola ricorda che attraverso il programma di innovazione Nuove tecnologie per il Made in Italy di Industria 2015, il governo distribuirà entro la primavera 190 milioni per progetti innovativi: «Sulle Pmi - anticipa Scajola - avvieremo una specifica iniziativa per valutare eventuali altre misure. Gli interventi di sostegno ai consumi di beni durevoli, i più colpiti dalla crisi, hanno anche lo scopo di salvaguardare i posti di lavoro e i redditi dei lavoratori, che non dovranno ridurre i propri acquisti anche nei settori dell’alimentare, del tessile-abbigliamento, delle calzature».
Al Senato.  Il presidente di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi, è soddisfatto dell’audizione alla commissione Industria al Senato in cui, martedì scorso, ha portato le istanze del tessile: «Ho incontrato un clima attento e soprattutto focalizzato sulla ricerca di soluzioni - racconta Tronconi -: l’industria non deve nascondere le difficoltà del momento ed è evidente che, se ognuno fa la propria parte, è possibile invertire la curva negativa. Il tessile è stato il primo settore che si è unito per chiedere interventi al Governo attraverso un documento condiviso. Bisogna intervenire subito perché il raffreddore non diventi una malattia mortale».
La mobilitazione del Sistema. Oggi a Milano tutti i soggetti del Made in Italy hanno sollecitato ancora il Governo a prendere misure urgenti a sostegno di investimenti, occupazione e redditi. «Lo stato di mobilitazione continua - afferma Valeria Fedeli, segretario Filtea Cgil Biella - perché non basta un tavolo tecnico con il Governo, serve un incontro a Palazzo Chigi. Sergio Spiller, segretario Femca Cisl, dice: «Un tavolo generico, un “tavolicchio”, non serve - afferma -: c’è bisogno di affrontare con consapevolezza la realtà, la crisi, senza nascondersi dietro a un dito».
Il distretto alza la voce. Intanto sono numerose le reazioni alla lettera aperta del presidente dell’Uib, Luciano Donatelli: «Si è scatenata la reazione dei media nazionali - racconta -, dalle radio ai quotidiani, alle testate economiche: a colpire è stato lo stile “sabaudo”, sobrio e tenace, alzando la voce. Soprattutto, sono contento degli innumerevoli messaggi che sto ricevendo da imprenditori di altre regioni italiane a vocazione tessile che sostengono l’azione da “ariete” del Biellese».
Laura Ricardi
ricardi@primabiella.it

19 febbraio 2009

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