Made in Italy: i giapponesi ci vedono così

Made in Italy: i giapponesi ci vedono così
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Tradizionale, artigianale, autentico, affidabile, durevole. Ma anche decisamente costoso e....poco giovane. Questa, in sintesi estrema, è la percezione del made in Italy per i giapponesi come esce dal sondaggio che, nel giugno scorso, è stato effettuato dalla Camera di Commercio Italiana in Giappone.

Incoming. I risultati del sondaggio sono stati presentati martedì mattina in Camera di Commercio Biella da Davide Fantoni (segretario generale della Camera di Commercio Italiana a Tokyo) in occasione dell’incoming di alcuni operatori di aziende tessili giapponesi nel distretto biellese (Nishikawa Keori e la divisione Ichiteki, Nagawa Sensho, Miyuki Keori) e del giornalista della Sen-i-news, Toshiyuki Ikubo.

Fasce. «Il mercato del fashion in Giappone -  ha spiegato Fantoni - presenta tra i suoi tratti distintivi una forte attenzione dei consumatori per tendenze e novità, una grande attenzione per l’immagine aziendale e la richiesta di standard di qualità elevata costanti. Per quanto riguarda il fashion femminile, in Giappone sono le donne lavoratrici intorno ai 30 anni ad avere un maggior interesse all’acquisto dei beni di lusso. Il fenomeno delle “parasite single” (donne single tra i 20 e 44 anni che vivono con i genitori e hanno pertanto elevata capacità di spesa) caratterizza una particolare fascia crescente di mercato. Le consumatrici giapponesi acquistano comunque  made in Italy spinte dal significato sottinteso e dalla storia che esso incarna. L’uomo giapponese, invece, rifugge mediamente da una moda polarizzata su un modello di mascolinità fisica tropo spiccata, mentre tra i giovani  sta riscuotendo successo lo stile “kireime” ossia casual high. In ogni caso, occorre comprendere che, per i giapponesi, l’Italia con la sua moda, la sua storia, la sua cultura rappresenta l’acquisizione della possibilità di uscire dalle regole sociali ancora molto rigide della società nipponica».
Tuttavia, se l’Italia ed il suo lifestyle rappresentano agli occhi nipponici la creatività e la libertà, esiste anche il risvolto negativo della medaglia. In effetti, il peggior difetto che i giapponesi sembrano rimproverare agli italiani è proprio quello della inaffidabilità. Come a dire: genio sì ma anche tanta sregolatezza.
G.O.

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