Made in Italy: alla Camera la proposta di legge
(9 dic) Si è svolta oggi la discussione generale in aula alla Camera sulla proposta di legge per la tutela del Made in Italy nei settori tessile, calzaturiero e della pelletteria. Oggi si proseguirà con l'esame degli emendamenti e il provvedimento dovrebbe avere il via libera per poi passare al Senato. Alla discussione ha preso parte anche il deputato biellese Roberto Simonetti.
DETTAGLI SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA DOMANI Si è svolta oggi la discussione generale in aula alla Camera sulla proposta di legge per la tutela del Made in Italy nei settori tessile, calzaturiero e della pelletteria. Oggi si proseguirà con l'esame degli emendamenti e il provvedimento dovrebbe avere il via libera per poi passare al Senato. Alla discussione ha preso parte anche il deputato biellese Roberto Simonetti, il quale ha spiegato che la proposta di legge «ha creato un contesto normativo in grado di offrire alle imprese che producono veramente in Italia adeguati strumenti per difendersi dalla concorrenza di chi, senza scrupoli, immette sul mercato prodotti di qualità estremamente bassa e dannosi per la salute umana, facendoli poi passare però come made in Italy, anche se prodotti talvolta interamente all'estero».
Intanto, sempre in tema di Made in, sul sito www.agenziadogane.it è online la circolare sul cosiddetto decreto legge Ronchi. L'agenzia delle Dogane precisa che l'indicazione dell'origine, nei casi di uso fuorviante del marchio, può essere sostituita da un'appendice informativa sull'effettiva origine. Si confermano le diciture già ipotizzate dal Ministero, tra cui: Prodotto fabbricato in..., Prodotto fabbricato in Paesi extra Ue, Prodotto di provenienza extra Ue, Prodotto importato da Paesi extra Ue, Prodotto non fabbricato in Italia, aggiungendo però di propria iniziativa anche Importato da: nome e sede dell'impresa.