Luisa Bocchietto presidente mondiale dei designer

Luisa Bocchietto presidente mondiale dei designer
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Prestigioso riconoscimento internazionale per l’architetto e designer biellese Luisa Bocchietto, eletta nuovo presidente mondiale di ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) nell’ultima assemblea generale svoltasi a Guangiu, in Sud Corea sabato e domenica scorsi. Il mandato di President Elect varrà per il successivo biennio 2017/2019.
«Si tratta di un grande risultato per ADI, l'Associazione nazionale che rappresento e di cui sono stata presidente per sei anni - commenta la neoeletta - Si tratta di un grande risultato in vista dell'Assemblea del prossimo biennio 2017/2019 che celebrerà i 60 anni di ICSID, Associazione mondiale per il design di cui ADI è socio promotore e fondatore. Durante lo scorso biennio 2013/2015 ho fatto parte del Board of Directors che, sotto la presidenza di Brandon Gien, australiano, ha lavorato ed ottenuto in Assemblea di cambiare il nome storico di ICSID in World Design Organisation. WDO sarà il nuovo nome a partire dalla fine del prossimo anno. Ora compito del presidente sud africano entrato in carica Mughendi K. M'Rithaa e del Board sarà di realizzare molti altri cambiamenti per rappresentare a livello mondiale il mondo del design».
Come si è svolta l’elezione?
«Personalmente ero candidata al Board per il secondo mandato. All’ultimo, poco prima delle votazioni è stata proposta dall’intero Board (from the Floor) la mia candidatura anche per la carica di Presidente Eletto. Sono così risultata eletta dall'Assemblea. Significa che svolgerò un ruolo analogo a quello di vicepresidenza in questo mandato e che sono automaticamente eletta alla presidenza per quello successivo».
Si tratta di un riconoscimento che vale una carriera. Come ha reagito all’avvenimento?
«Con profondo orgoglio, sentimento che spero possa coinvolgere anche i miei concittadini, anchecome italiani. Io lo sono per la mia associazione, che ha avuto la visione di pensare a un'associazione mondiale tanti anni fa, contestualmente alla creazione di ADI. Per me si tratta di un impegno imprevisto che spero di essere all'altezza di svolgere. Si tratta di progettare un altro capitolo di storia, guardando avanti, ai prossimi 60 anni».

Gabriele Pinna

Prestigioso riconoscimento internazionale per l’architetto e designer biellese Luisa Bocchietto, eletta nuovo presidente mondiale di ICSID (International Council of Societies of Industrial Design) nell’ultima assemblea generale svoltasi a Guangiu, in Sud Corea sabato e domenica scorsi. Il mandato di President Elect varrà per il successivo biennio 2017/2019.
«Si tratta di un grande risultato per ADI, l'Associazione nazionale che rappresento e di cui sono stata presidente per sei anni - commenta la neoeletta - Si tratta di un grande risultato in vista dell'Assemblea del prossimo biennio 2017/2019 che celebrerà i 60 anni di ICSID, Associazione mondiale per il design di cui ADI è socio promotore e fondatore. Durante lo scorso biennio 2013/2015 ho fatto parte del Board of Directors che, sotto la presidenza di Brandon Gien, australiano, ha lavorato ed ottenuto in Assemblea di cambiare il nome storico di ICSID in World Design Organisation. WDO sarà il nuovo nome a partire dalla fine del prossimo anno. Ora compito del presidente sud africano entrato in carica Mughendi K. M'Rithaa e del Board sarà di realizzare molti altri cambiamenti per rappresentare a livello mondiale il mondo del design».
Come si è svolta l’elezione?
«Personalmente ero candidata al Board per il secondo mandato. All’ultimo, poco prima delle votazioni è stata proposta dall’intero Board (from the Floor) la mia candidatura anche per la carica di Presidente Eletto. Sono così risultata eletta dall'Assemblea. Significa che svolgerò un ruolo analogo a quello di vicepresidenza in questo mandato e che sono automaticamente eletta alla presidenza per quello successivo».
Si tratta di un riconoscimento che vale una carriera. Come ha reagito all’avvenimento?
«Con profondo orgoglio, sentimento che spero possa coinvolgere anche i miei concittadini, anchecome italiani. Io lo sono per la mia associazione, che ha avuto la visione di pensare a un'associazione mondiale tanti anni fa, contestualmente alla creazione di ADI. Per me si tratta di un impegno imprevisto che spero di essere all'altezza di svolgere. Si tratta di progettare un altro capitolo di storia, guardando avanti, ai prossimi 60 anni».

Gabriele Pinna

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