ECONOMIA

SOS estetisti: "In Piemonte rischia la chiusura un terzo dei nostri centri"

Centri estetici chiusi nelle aree rosse: pericolo abusivi e una buona fetta del comparto rischia la chiusura.

SOS estetisti: "In Piemonte rischia la chiusura un terzo dei nostri centri"
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Centri estetici chiusi in aree rosse e una buona fetta del comparto rischia la chiusura. L’allarme, diffuso anche da Confartigianato Biella, è stato lanciato da Confartigianato Imprese Piemonte.

In crisi

"Incredulità e rabbia per decisione immotivata". Così riassume la situazione Stefania Baiolini, presidente estetisti di Confartigianato Imprese Piemonte.

Proprio in Piemonte si registrano 2.500 centri estetici artigiani che offrono servizi e trattamenti grazie ai circa 4.500 addetti.

“Reduci da un periodo di chiusura prolungata che ha costretto molte aziende ad abbassare per sempre le saracinesche, i centri estetici di Confartigianato - spiega Baiolini – hanno riaccolto la propria clientela con la professionalità di sempre,
offrendo quella sicurezza che durante il lockdown primaverile è stata messa a rischio dal dilagante fenomeno degli operatori abusivi.

Si stima, inoltre, che un terzo dei centri estetici del Piemonte non riuscirà a riaprire dopo questo secondo lockdown.

L'appello

"L’appello di Confartigianato Estetisti al Governo è quindi quello di sanare velocemente questa pericolosa criticità autorizzando – così come previsto per i saloni di acconciatura – lo svolgimento dell’attività di estetica anche nelle zone definite “rosse”, a tutela della salute dei cittadini e dell’economia del settore e dello stesso Paese".

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