Le fibre più preziose diventano un libro

Le fibre più preziose diventano un libro
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Novantadue anni di lana, appassionatamente. E’ l’Associazione Nazionale del Commercio Laniero: una piccola realtà che però, come ricorda il suo presidente, Mario Ferrerati Ferrarone, raggruppa i fornitori di oltre il 90% delle materie prime animali che vengono impiegate nell’industria tessile laniera italiana. Nata proprio nel capoluogo laniero nel 1920, l’Associazione festeggia oggi la sua storica presenza con la pubblicazione di un libro bilingue (italiano e inglese) dal titolo “The world of animal fibres. Il mondo delle fibre animali” (Botalla Editore) la cui presentazione ufficiale ha avuto luogo giovedì scorso, al Chiostro di San Sebastiano.

Il libro. Oltre duecento pagine corredate da puntuali illustrazioni: un reportage documentatissimo sulle fibre animali aperto da un testo di Marco Neiretti sulla storia industriale tessile di Biella (tratto da “Sul filo di lana”) e arricchito con un excursus su quella dei distretti di Bergamo. Schio, Valdagno e Prato a cura, rispettivamente, di Andrea Brambilla, Enrico Schievano e Francesco Truscelli. Non solo, il libro costituisce anche una sorta di viaggio intorno al mondo (dalla Gran Bretagna, all’Australia, dalla Nuova Zelanda all’America Latina e ad altri posti ancora) che porta il lettore tra varie razze di pecore e capre, tra llamas, conigli d’angora e bachi da seta. «Nel libro - spiega infatti l’autore principale e coordinatore, Mario Fila Robattino - sono descritte più di 250 razze di pecore, corredate da 153 fotografie, mentre altre 85 razze sono state citate. Ma oltre alle varie razze di pecore che producono differenti tipi di lana, un terzo del libro è dedicato agli animali che producono fibre speciali o rare e preziose, valorizzate poi dal gusto e dalla creatività della nostra industria tessile».

L’intento. L’opera, risultato sintetico dell’impegno di più persone, nasce con un duplice intento. Da un lato, quello di costituire un vademecum prezioso per gli operatori di settore, soprattutto in un momento in cui  si richiede un recupero della tradizionale competenza in materia di fibre e tessuti; dall’altro, quello di diventare auspicabilmente anche uno strumento formativo per le nuove generazioni (non a caso, l’Associazione ha intelligentemente coinvolto nella presentazione del libro presidi ed insegnanti).
Per chi fosse interessato, il libro può essere acquistato direttamente presso l’Associazione Nazionale Commercio Laniero.

Competenza. Un lavoro di tale competenza e attenzione che giustifica perfino quello sforamento di tempi che non ha consentito all’opera di essere pronta, come progettato, in occasione del novantesimo anniversario dell’Associazione, nel 2010.
«Quando, tre anni fa, il Consiglio direttivo propose di produrre un libro che potesse far  conoscere le numerose fibre animali nel mondo, non  pensavamo certo  che avremmo “sforato” il nostro novantesimo anniversario - ha infatti spiegato, giovedì al Chiostro, il presidente Mario Ferrerati Ferrarone -. L’operazione è nata da una sensazione diventata sempre più  certezza ossia quella di una perdita di background culturale nel nostro mondo, estremamente specialistico, e dalla constatazione che anche alcuni addetti ai lavori avevano ormai poca conoscenza della materia prima che veniva impiegata in filatura ed in tessitura. Avendo, nel nostro ambito, un formidabile esperto di fibre come Mario Fila Robattino, con un gruppo di volenterosi ci siamo lanciati in questa esperienza, spronati dal nostro allora presidente, Piercarlo Zedda. Il libro è stato totalmente  autofinanziato, senza ricorrere a sponsorizzazioni,  poiché volevamo che esso fosse il “regalo di compleanno” della nostra associazione  al  mondo tessile italiano e internazionale».
«Spero - ha concluso da parte sua Piercarlo Zedda, past president dell’Associazione Nazionale del Commercio Laniero e oggi vicepresidente dell’Iwto, l’associazione internazionale che proprio a Biella, nel giugno prossimo, terrà il suo convegno mondiale -  di aver presto modo di regalare una copia del libro al ministro della Salute sudafricano al quale intendo chiedere, a nome degli esportatori di lana sucida e degli importatori europei, una più stretta collaborazione con l’Europa affinché anche le loro lane, come quelle di Australia e Nuova Zelanda, possano molto presto godere dei vantaggi derivanti dall’imminente approvazione dei nuovi testi che regolano l’importazione e il trasporto delle lane sucide nel nostro Continente».

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