Lavoro: nel Quadrante Piemonte Nord Est, Biella maglia nera

Lavoro: nel Quadrante Piemonte Nord Est, Biella maglia nera
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Virtuose e non: secondo la terminologia usata da Istat, Inps e Osservatorio regionale, sono le province piemontesi sotto il profilo occupazionale. Il quadro che esce dalla ricerca “Il mercato del lavoro in Piemonte nel 2014”, in effetti, è piuttosto variegato. A realtà come Cuneo, Novara e Vco (in misura però minore), dove si assiste ad una flessione della disoccupazione, si contrappongono realtà come Torino e Alessandria dove si verifica il fenomeno opposto, mentre un limbo finisce per caratterizzare le realtà rimanenti.

Confronto.  Concentrando l’attenzione sul Quadrante Nord Est del Piemonte e sulle sue quattro province, Biella appare caratterizzata da una crescita del livello di disoccupazione, a fronte delle restanti tre province (Novara, Vco e Vercelli) nelle quali invece il flusso è apparso finalmente più dinamico. Nel 2014, il distretto tessile  ha, infatti, visto crescere il livello di disoccupazione dal 9,6% al 10,4% su base tendenziale. Se, da un lato, il tasso è rimasto sotto la media regionale (11,3%), pur tuttavia l’incremento appare preoccupante soprattutto nelle fasce dei più giovani. Complessivamente, comunque, la situazione pare stabilizzarsi con un tessile che comincia a restituire segnali di miglioramento. Novara (che nel biennio precedente ha visto la flessione più marcata) torna nel 2014 sui livelli medi regionali. La domanda di lavoro risulta in chiara ripresa (+11% le assunzioni), riflettendo una spinta impressa principalmente nel bacino del centro capoluogo dal metalmeccanico e dal ramo dei trasporti. Anche Vercelli restituisce segnali positivi, tanto più importanti laddove si consideri il peggioramento subito dalla provincia risicola negli ultimi tre anni sul fronte occupazionale. A Vercelli, il tasso di disoccupazione recede, soprattutto quello giovanile, portandosi a quota complessiva del +11,1%. L’occupazione mostra pertanto una relativa stabilità. Piuttosto piatto è ancora il quadro che risulta dai flussi di assunzione, con una lieve prevalenza, nel bacino di Vercelli, più terziarizzato, ed una moderata espansione della domanda industriale nell’area sesiana. Per quanto riguarda il Vco, infine, occorre notare che esso rappresenta l’unica provincia del Piemonte  che, con Cuneo, mostra un tasso di disoccupazione al di sotto del 10%. Con il suo +7,3%, il Vco si dimostra stabile, a fronte di un certo aumento dei livelli occupazionali ma, come viene fatto notare nella ricerca, su questi dati  incide il fenomeno del “frontieralato” verso la vicina Svizzera che assorbe oltre 6 mila lavoratori locali. Depurata da questo fenomeno, in aumento, la situazione locale resta ancora fragile e attraversata da tensioni come, infatti, dimostra il dato sul ricorso alla cassa straordinaria (+228,8%). Questo dato, invece  appare in diminuzione nelle altre tre province: Biella (-61,5%), Novara (-50,4%) e Vercelli (-32,9%).
Giovanni Orso

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