Lavoro: il precariato arriva al 70 per cento
I dati della rilevazione Unioncamere Anpal con Sistema Excelsior. Nel Biellese, in novembre, nuovi 1.040 posti (3.220 nel trimestre): solo il 30 per cento stabile.
I dati della rilevazione Unioncamere Anpal con Sistema Excelsior. Nel Biellese, in novembre, nuovi 1.040 posti (3.220 nel trimestre): solo il 30 per cento stabile.
Il quadro
Saranno 5.540 i contratti complessivamente programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per novembre 2023, pari al 19% del totale della Regione Piemonte. In provincia di Biella, sono 1.040 i nuovi contratti di lavoro previsti in novembre (3.220 complessivi nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024). I dati sono quelli pubblicati dalla rilevazione del Sistema Excelsior realizzato da Unioncamere Anpal.
Più precari
Le 1.040 nuove entrate previste in novembre nel mondo del lavoro biellese (per il 36% riguardanti giovani under 30), solo nel 30% dei casi saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato; per il 70% saranno, invece, a termine: quest’ultimo è, purtroppo, un tratto comune a tutte le quattro province del Quadrante Piemonte Orientale, così come altro tratto comune è la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (percentuale che varia dal 14% per Verbania, al 16% per Vercelli, al 17% per Novara e al 18% per Biella). Le 1.040 entrate biellesi previste in novembre, si concentreranno per il 55% nel settore dei servizi e per il 57% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (19%).
Settori
Dei 1.040 nuovi posti di lavoro previsti in novembre, 470 saranno assorbiti dall’industria: segnatamente, 370 dal settore manifatturiero e delle public utilities e i restanti dal settore Costruzioni. Peraltro, Il settore ad esprimere il più alto fabbisogno è quello delle industrie tessili (210 entrate previste). Gli altri 570 riguarderanno, invece, i Servizi. In particolare, 160 posti sono previsti nel Commercio, 140 nella Ristorazione e Turismo, 190 nei Servizi alle imprese e 90 nei Servizi alle persone. Guardando, invece, in ottica trimestrale, 1.530 dei complessivi 3.220 nuovi posti saranno resi disponibili dall’Industria (1.270 nel manifatturiero e il restante nell’edilizia), mentre 1.690 saranno i nuovi posti nei Servizi (420 nel Commercio, 340 nella Ristorazione e Turismo, 630 nei Servizi alle imprese e 310 in quelli alle persone).
Figure
In novembre, il mondo del lavoro biellese cerca 160 dirigenti, professionisti con elevata specializzazione e tecnici, 320 impiegati o addetti a professioni commerciali e nei servizi, 420 operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, 140 addetti a professioni non qualificate.
Titoli di studio
Oltre al dato dell’aumento del precariato contrattuale, nel mondo del lavoro biellese, riflesso dalle rilevazioni di Unioncamere e Excelsior, emerge anche un altro dato ovvero quello della bassa domanda di qualificazione formativa. Sui 1.040 nuovi contratti, infatti, solo per 120 è richiesta la laurea e per 300 un diploma di istruzione tecnica superiore (tra questi, in 100 casi si richiede un titolo relativo all’indirizzo amministrazione, finanza e marketing, mentre solo in 20 casi è richiesto un diploma di scuola superiore afferente l’indirizzo nel tessile-abbigliamento). Per 410 contratti è richiesto, invece, un semplice diploma professionale (80 nel tessile-abbigliamento): dato cui deve sommarsi quello dei 220 posti per cui è richiesta la semplice scuola dell’obbligo.
Difficoltà
Da segnalare, infine, il perdurare della difficoltà delle imprese a trovare lavoratori con caratteristiche congrue ai profili cercati: in 60 casi su 100 le imprese biellesi prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.
Giovanni Orso