La Fiom in Francia contro Stellantis
«Lo stabilimento di Verrone ha già pagato dazio»
Il 2 giugno una delegazione della Fiomì-Cgil di Biella ha partecipato alla iniziativa promossa dalla Fiom di Torino e Fiom Nazionale di un presidio davanti ai cancelli della direzione generale del gruppo Stellantis a Poissy in Francia.
La Fiom in Francia contro Stellantis
«La scelta di farlo il giorno della festa della Repubblica Italiana - dicono i promotori biellesi - trova esplicazione nell’artocolo 1 della della costituzione che recita ”L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”, quel lavoro sempre più inflazionato, soprattutto negli Stabilimenti Steellantis. A Verrone in 5 anni si sono persi oltre 250 posti di lavoro, passando da 655 lavoratori nel 2019 ai 397 attuali, e la promessa della commessa dei cambi del nuovo motore Euro7 restano inattese visto che la produzione di quest’ultimo e’ stato ulteriormente posticipata. Quale Futuro mai si attende per l’ex Lancia di Verrone? Quale sara’ il suo ruolo all’interno del 4’ produttore mondiale di autoveicoli del mondo? Queste la domande che ci hanno mosso a manifestare davanti al quartier generale di Stellantis.
E’ il momento delle risposte
La Fiom nazionale aggiunge: «E’ il momento delle risposte “Nella giornata del 2 giugno, Festa della Repubblica italiana, la Fiom, le delegate e i delegati, le lavoratrici e i lavoratori di Stellantis sono arrivati in Francia per rivendicare un tavolo di confronto con la società. La giornata è stata una straordinaria esperienza di mobilitazione e partecipazione internazionale. Siamo grati per l’accoglienza delle compagne e compagni di Cgt che hanno contribuito al successo della giornata. La mobilitazione ha reso possibile l’incontro con una rappresentanza del management dell’azienda durante il quale la Fiom ha ribadito la necessità di aprire un vero confronto con la partecipazione dei vertici europei del gruppo, per affrontare i problemi dei lavoratori a partire dalle condizioni di lavoro in progressivo e grave peggioramento, le strategie per la transizione industriale, gli obiettivi produttivi di ogni stabilimento e le dinamiche di crescita occupazionale. All’ascolto dell’azienda nel corso dell’incontro odierno abbiamo chiesto che segua una rapida risposta di disponibilità ad aprire il dialogo per un confronto. Stellantis ha la responsabilità di non trasformare la disponibilità della Fiom in conflitto. È ora che il governo italiano ascolti i metalmeccanici e favorisca l’apertura di un confronto sul futuro dei lavoratori di Stellantis e dell’automotive in Italia. Per affrontare la transizione è necessario che il Governo faccia la sua parte con risorse straordinarie con chiare condizionalità sociali. Le lavoratrici e lavoratori di Stellantis degli stabilimenti italiani hanno dato vita a questa giornata facendo migliaia di chilometri per conquistarsi una prospettiva di lavoro e dignità». Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Simone Marinelli, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil.