L’industria biellese migliora l’umore

BIELLA - L’industria biellese guarda al secondo trimestre dell’anno con più ottimismo. A testimoniarlo sono i saldi ottimisti-pessimisti della consueta rilevazione congiunturale previsionale realizzata dall’Ufficio Studi dell’Uib su un campione rappresentativo di imprese associate. Il manifatturiero biellese, nel secondo trimestre 2017, migliora le sue previsioni praticamente su tutte le voci: dalle previsioni occupazionali (con un saldo ottimisti-pessimisti che passa dal +1,8% del trimestre scorso all’attuale +4,2%) a quelle relative alla produzione totale, dove il saldo balza dal precedente -0,9% all’attuale +15,2%. Analogamente, gli industriali biellesi vedono rosa anche per quanto concerne i nuovi ordini totali (dal precedente saldo pari a +8,8% all’attuale del +10,9%) e gli ordinativi per l’export (dal +6,8% di gennaio-marzo al +7,4% di aprile-giugno). Anche le intenzioni di ricorso agli ammortizzatori sociali diminuiscono: il 15,1% prevede di farvi fronte contro il 20,2% del trimestre scorso. Resta invece in territorio negativo la redditività (saldo a -4,2%, ma in recupero di o,2 punti rispetto alla rilevazione precedente).
Settori. Il miglioramento riflesso dai saldi è piuttosto omogeneo nei vari settori, a cominciare dal Tessile dove il saldo relativo all’occupazione passa dal precedente -2,9% all’attuale +1,4% e quello concernente la produzione totale dal precedente -1,5% all’attuale +14,1%, mentre, pur restando in territorio positivo, si ridimensiona, condizionato probabilmente anche dal nuovo corso degli scambi internazionali, quello concernente gli ordini export. Lo stesso accade anche per il Meccanico, dove a dominare è particolarmente il peggioramento del saldo relativo alla redditività (dal precedente +5,3% all’attuale -10%) e agli ordini export (dal precedente saldo zero a -11,1%). Negli “Altri Settori”, a un peggioramento del saldo ottimisti-pessimisti per quanto riguarda l’occupazione (da +7,7% a +3,6%), fa da contraltare il nettissimo miglioramento (dal precedente +3,8% all’attuale +28,5%) del saldo sulla produzione totale. «Le previsioni dell’industria biellese per il secondo trimestre - commenta il vicepresidente Uib per l’Economia d’Impresa, Emanuele Scribanti - sono chiaramente improntate a un maggior ottimismo. Migliora, infatti, il saldo ottimisti-pessimisti su occupazione e produzione e questo accade sia per motivi relativi alle mutate condizioni generali, sia, soprattutto nel tessile, per motivi congiunturali relativi alla stagionalità. L’orizzonte, insomma, pare più sereno, anche se la prudenza, in un contesto internazionale così fluido, deve restare doverosa».
Giovanni Orso
BIELLA - L’industria biellese guarda al secondo trimestre dell’anno con più ottimismo. A testimoniarlo sono i saldi ottimisti-pessimisti della consueta rilevazione congiunturale previsionale realizzata dall’Ufficio Studi dell’Uib su un campione rappresentativo di imprese associate. Il manifatturiero biellese, nel secondo trimestre 2017, migliora le sue previsioni praticamente su tutte le voci: dalle previsioni occupazionali (con un saldo ottimisti-pessimisti che passa dal +1,8% del trimestre scorso all’attuale +4,2%) a quelle relative alla produzione totale, dove il saldo balza dal precedente -0,9% all’attuale +15,2%. Analogamente, gli industriali biellesi vedono rosa anche per quanto concerne i nuovi ordini totali (dal precedente saldo pari a +8,8% all’attuale del +10,9%) e gli ordinativi per l’export (dal +6,8% di gennaio-marzo al +7,4% di aprile-giugno). Anche le intenzioni di ricorso agli ammortizzatori sociali diminuiscono: il 15,1% prevede di farvi fronte contro il 20,2% del trimestre scorso. Resta invece in territorio negativo la redditività (saldo a -4,2%, ma in recupero di o,2 punti rispetto alla rilevazione precedente).
Settori. Il miglioramento riflesso dai saldi è piuttosto omogeneo nei vari settori, a cominciare dal Tessile dove il saldo relativo all’occupazione passa dal precedente -2,9% all’attuale +1,4% e quello concernente la produzione totale dal precedente -1,5% all’attuale +14,1%, mentre, pur restando in territorio positivo, si ridimensiona, condizionato probabilmente anche dal nuovo corso degli scambi internazionali, quello concernente gli ordini export. Lo stesso accade anche per il Meccanico, dove a dominare è particolarmente il peggioramento del saldo relativo alla redditività (dal precedente +5,3% all’attuale -10%) e agli ordini export (dal precedente saldo zero a -11,1%). Negli “Altri Settori”, a un peggioramento del saldo ottimisti-pessimisti per quanto riguarda l’occupazione (da +7,7% a +3,6%), fa da contraltare il nettissimo miglioramento (dal precedente +3,8% all’attuale +28,5%) del saldo sulla produzione totale. «Le previsioni dell’industria biellese per il secondo trimestre - commenta il vicepresidente Uib per l’Economia d’Impresa, Emanuele Scribanti - sono chiaramente improntate a un maggior ottimismo. Migliora, infatti, il saldo ottimisti-pessimisti su occupazione e produzione e questo accade sia per motivi relativi alle mutate condizioni generali, sia, soprattutto nel tessile, per motivi congiunturali relativi alla stagionalità. L’orizzonte, insomma, pare più sereno, anche se la prudenza, in un contesto internazionale così fluido, deve restare doverosa».
Giovanni Orso