«L’agricoltura è un driver del territorio»

«L’agricoltura è un driver del territorio»
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«L’agricoltura, dal riso al latte, dall’ortofrutta al vino, dal miele alla carne, al florovivaismo, è identitaria delle due province di Vercelli-Biella. Di più: ne è un grande motore economico che, in tempi di congiuntura, produce economia reale e di qualità. Per questo va sostenuta e non ostacolata, sia con strumenti adeguati di sostegno allo sviluppo rurale, sia riconoscendo il diritto dei consumatori e delle imprese all’etichettatura d’origine di tutti i prodotti agroalimentari». Il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella, Paolo Dellarole, ha usato queste parole aprendo, il primo giugno, i lavori dell’assemblea dell’organizzazione agricola che ha visto il confronto partecipato e costruttivo dei soci.

Dellarole ha toccato innanzitutto il tema, complesso, del Psr (Piano di Sviluppo Rurale) del Piemonte. «Già con l’apertura dei primi bandi se ne sono evidenziati i limiti, ben chiari a tutte le imprese agricole - ha detto, al proposito, Dellarole -. Così non va: il Psr deve assicurare piena operatività alle imprese che operano sul territorio, lo valorizzano con il loro lavoro, quotidiano e di presidio». Secondo quanto emerso dalla relazione del presidente all’assemblea, l’azione di Coldiretti su questo punto è incisiva e continua. «Occorre - ha detto il presidente agli associati - che le correzioni siano fatte bene e in tempi rapidi per consentire alle imprese stesse di accedere in modo ottimale ai fondi delle misure».  L’assemblea di Coldiretti Vercelli-Biella è stata poi l’occasione per fornire alcuni numeri interessanti.  In Piemonte, secondo quanto emerso dalla relazione del presidente, attendono ancora il pagamento della Pac 2015 ben  2500 imprese che insistono nelle zone montane e che hanno richiesto i contributi per circa 70 mila ettari. Gli imprenditori attendono un importo complessivo pari a 25 milioni di euro che includono sia il pagamento base sia il greening. «Non è, quindi, più possibile temporeggiare - ha detto Dellarole -, anzi bisogna tralasciare le problematiche di mero carattere burocratico ed informatico che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte realtà imprenditoriali».

A tenere banco, poi, i temi relativi al latte e al riso, due elementi d’eccellenza dell’agroalimentare di Vercelli-Biella «che vanno valorizzati con l’etichettatura obbligatoria d’origine», assicurando al consumatore la possibilità di conoscere ciò che porta in tavola. «Dobbiamo sapere portare sempre più le istanze dei nostri risicoltori sul tavolo di Bruxelles, oggi deputato a definire le visione strategiche  e delle  scelte strutturali dell’agricoltura comunitaria - ha concluso Dellarole -: ma ciò che vogliamo è un’Europa che sappia rispondere alle nostre esigenze e non sacrifichi le nostre produzioni d’eccellenza sull’altare di accordi internazionali dalle conseguenze dirompenti, come sta accadendo per il riso».  L’assemblea, conclusasi con l’approvazione del bilancio, ha visto la partecipazione attiva che ha ben rappresentato l’intero territorio del Vercellese, Biellese e della Valsesia.

R.E.B.

«L’agricoltura, dal riso al latte, dall’ortofrutta al vino, dal miele alla carne, al florovivaismo, è identitaria delle due province di Vercelli-Biella. Di più: ne è un grande motore economico che, in tempi di congiuntura, produce economia reale e di qualità. Per questo va sostenuta e non ostacolata, sia con strumenti adeguati di sostegno allo sviluppo rurale, sia riconoscendo il diritto dei consumatori e delle imprese all’etichettatura d’origine di tutti i prodotti agroalimentari». Il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella, Paolo Dellarole, ha usato queste parole aprendo, il primo giugno, i lavori dell’assemblea dell’organizzazione agricola che ha visto il confronto partecipato e costruttivo dei soci.

Dellarole ha toccato innanzitutto il tema, complesso, del Psr (Piano di Sviluppo Rurale) del Piemonte. «Già con l’apertura dei primi bandi se ne sono evidenziati i limiti, ben chiari a tutte le imprese agricole - ha detto, al proposito, Dellarole -. Così non va: il Psr deve assicurare piena operatività alle imprese che operano sul territorio, lo valorizzano con il loro lavoro, quotidiano e di presidio». Secondo quanto emerso dalla relazione del presidente all’assemblea, l’azione di Coldiretti su questo punto è incisiva e continua. «Occorre - ha detto il presidente agli associati - che le correzioni siano fatte bene e in tempi rapidi per consentire alle imprese stesse di accedere in modo ottimale ai fondi delle misure».  L’assemblea di Coldiretti Vercelli-Biella è stata poi l’occasione per fornire alcuni numeri interessanti.  In Piemonte, secondo quanto emerso dalla relazione del presidente, attendono ancora il pagamento della Pac 2015 ben  2500 imprese che insistono nelle zone montane e che hanno richiesto i contributi per circa 70 mila ettari. Gli imprenditori attendono un importo complessivo pari a 25 milioni di euro che includono sia il pagamento base sia il greening. «Non è, quindi, più possibile temporeggiare - ha detto Dellarole -, anzi bisogna tralasciare le problematiche di mero carattere burocratico ed informatico che stanno mettendo a rischio la sopravvivenza di molte realtà imprenditoriali».

A tenere banco, poi, i temi relativi al latte e al riso, due elementi d’eccellenza dell’agroalimentare di Vercelli-Biella «che vanno valorizzati con l’etichettatura obbligatoria d’origine», assicurando al consumatore la possibilità di conoscere ciò che porta in tavola. «Dobbiamo sapere portare sempre più le istanze dei nostri risicoltori sul tavolo di Bruxelles, oggi deputato a definire le visione strategiche  e delle  scelte strutturali dell’agricoltura comunitaria - ha concluso Dellarole -: ma ciò che vogliamo è un’Europa che sappia rispondere alle nostre esigenze e non sacrifichi le nostre produzioni d’eccellenza sull’altare di accordi internazionali dalle conseguenze dirompenti, come sta accadendo per il riso».  L’assemblea, conclusasi con l’approvazione del bilancio, ha visto la partecipazione attiva che ha ben rappresentato l’intero territorio del Vercellese, Biellese e della Valsesia.

R.E.B.

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