In Piemonte tiene il Pil, ma cresce il lavoro precario

In Piemonte tiene il Pil, ma cresce il lavoro precario
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Nel 2014 l’attività economica in Piemonte si è stabilizzata sui livelli, piuttosto contenuti, dell’anno precedente. Secondo le stime preliminari di Prometeia, il Pil regionale  è, infatti, rimasto invariato rispetto al 2013, a fronte di un calo dello 0,4% nella media nazionale. Questo il primo dato che arriva dal Rapporto annuale di Banca d’Italia sullo stato dell’economia regionale, presentato venerdì mattina a Torino.

Durante lo scorso anno, secondo quanto dice il Rapporto, è continuato il graduale recupero dell’attività industriale della regione, avviatosi nel  2013. In base ai dati di Unioncamere Piemonte, nel corso del 2014, sono emersi, seppur ancora deboli, i primi segnali positivi sul fronte degli ordini provenienti dal mercato interno (+0,6% contro il - 2,8% del 2013). Dopo due anni consecutivi di calo, il numero di occupati in Piemonte è marginalmente cresciuto (0,1 %), in misura peraltro inferiore a quella media delle regioni del Nord Ovest e nazionale (+0,2% e + 0,4%, rispettivamente). Il tasso di occupazione è così lievemente aumentato, al 62,4%, mantenendosi comunque inferiore al dato medio delle regioni nord occidentali (63,8%). Il dato restituisce una dinamica preoccupante sotto il profilo della qualità del lavoro:  hanno continuato, infatti, a ridursi gli occupati a tempo pieno, a fronte di un aumento di quelli a tempo parziale (-1%  e +5,5%, rispettivamente). 

Giovanni Orso

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 8 giugno 2015 

Nel 2014 l’attività economica in Piemonte si è stabilizzata sui livelli, piuttosto contenuti, dell’anno precedente. Secondo le stime preliminari di Prometeia, il Pil regionale  è, infatti, rimasto invariato rispetto al 2013, a fronte di un calo dello 0,4% nella media nazionale. Questo il primo dato che arriva dal Rapporto annuale di Banca d’Italia sullo stato dell’economia regionale, presentato venerdì mattina a Torino.

Durante lo scorso anno, secondo quanto dice il Rapporto, è continuato il graduale recupero dell’attività industriale della regione, avviatosi nel  2013. In base ai dati di Unioncamere Piemonte, nel corso del 2014, sono emersi, seppur ancora deboli, i primi segnali positivi sul fronte degli ordini provenienti dal mercato interno (+0,6% contro il - 2,8% del 2013). Dopo due anni consecutivi di calo, il numero di occupati in Piemonte è marginalmente cresciuto (0,1 %), in misura peraltro inferiore a quella media delle regioni del Nord Ovest e nazionale (+0,2% e + 0,4%, rispettivamente). Il tasso di occupazione è così lievemente aumentato, al 62,4%, mantenendosi comunque inferiore al dato medio delle regioni nord occidentali (63,8%). Il dato restituisce una dinamica preoccupante sotto il profilo della qualità del lavoro:  hanno continuato, infatti, a ridursi gli occupati a tempo pieno, a fronte di un aumento di quelli a tempo parziale (-1%  e +5,5%, rispettivamente). 

Giovanni Orso

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