In Piemonte allarme frodi creditizie: in sei mesi sono cresciute del 44%

In Piemonte allarme frodi creditizie: in sei mesi sono cresciute del 44%.

In Piemonte allarme frodi creditizie: in sei mesi sono cresciute del 44%
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In Piemonte allarme frodi creditizie: in sei mesi sono cresciute del 44%.

Danno stimato di 77 milioni di euro

Le frodi creditizie mediante furto di identità - con il successivo utilizzo illecito dei dati personali e finanziari altrui per ottenere credito o acquisire beni con l’intenzione premeditata di non rimborsare il finanziamento e non pagare il bene – continuano a crescere e ad avere un peso rilevante sull’industria del credito, in particolare sul credito al consumo. A questo riguardo, l’aggiornamento relativo al I semestre 2019 dell’Osservatorio CRIF-MisterCredit sui furti di identità e le frodi creditizie segnala quasi 16.700 casi, con una crescita del +36,7% rispetto al medesimo periodo del 2018 e un danno stimato che supera complessivamente i 77 milioni di euro. Questo dato è oltremodo preoccupante se si considera che tradizionalmente la quota più rilevante dei casi si concentra nel periodo natalizio, ormai alle porte. Al contempo, l’importo medio riscontrato risulta pari a € 4.662 euro, in flessione del - 21,4%, a confermare come i malintenzionati si stiano orientando su importi sempre più modesti rispetto al passato.

La situazione in Piemonte

Per quanto riguarda nello specifico il Piemonte, sono stati ben 1.205 i casi di frode registrati nel I semestre 2019 contro gli 835 del corrispondente periodo 2018 e i 566 del 2017, dato che posiziona la regione al 5° posto della graduatoria nazionale guidata da Lombardia (con 2.305 casi), Campania (2.278) e Lazio (1.933 casi). A livello provinciale, il maggior numero di frodi creditizie è stato registrato nella provincia di Torino, con 736 casi (contro i 478 dei primi 6 mesi dell’anno passato), che la collocano al 4° posto nel ranking nazionale- Seguono ben distanziate Alessandria (129 casi contro i 87 del 2018), Cuneo (111 casi) e Novara (89 casi). Biella è a quota 30.

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