Imprese e sindacati uniti per il tessile

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Imprese e sindacati uniti per il tessile
Presentato il documento congiunto per rilanciare i consumi
 
Imprese e sindacati del settore del tessile e abbigliamento hanno sottoscritto, venerdì sera, un documento congiunto di politica economica da sottoporre al Governo e all'Unione europea. A siglare il documento sono stati il vicepresidente vicario di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi, con i segretari generali di Femca Cils, Sergio Spiller, di Filtea Cgil, Valeria Fedeli, e di Uilta Uil, Pasquale Rossetti.
 

Imprese e sindacati uniti per il tessile
Presentato il documento congiunto per rilanciare i consumi

   
Imprese e sindacati del settore del tessile e abbigliamento hanno sottoscritto, venerdì sera, un documento congiunto di politica economica da sottoporre al Governo e all'Unione europea. A siglare il documento sono stati il vicepresidente vicario di Sistema Moda Italia, Michele Tronconi, con i segretari generali di Femca Cils, Sergio Spiller, di Filtea Cgil, Valeria Fedeli, e di Uilta Uil, Pasquale Rossetti.

I punti cardine delle proposta, che riprende e arricchisce il documento già elaborato da Sistema Moda Italia, mirano al rilancio dei consumi di prodotti del tessile e abbigliamento e al sostegno della capacità produttiva della filiera italiana. Non solo, imprese e sindacati insieme chiedono che si prendano provvedimenti, anche temporanei, per potenziare gli ammortizzatori sociali e la formazione professionale, strumenti necessari per poter affrontare l'onda lunga della crisi che si profila nei prossimi mesi.

«Imprese e sindacati del tessile abbigliamento moda - ha dichiarato Tronconi -, riconfermando una tradizione di relazioni sindacali di confronto e di attenzione all'interesse più generale del settore, sanno farsi carico, ancora una volta, della responsabilità di indicare soluzioni unitarie e condivise a sostegno della propria industria e dell'intera economia».

Nel dettaglio, tra le misure di stimolo selettivo ai consumi, figura la "rigenerazione della moda", tramite il recupero dell'abbigliamento usato come facilitazione per l'acquisto di capi nuovi, un'iniziativa che, con qualche caso sporadico, è già stata adottata dai negozianti biellesi (vedi altro articolo in pagina).

Altrettanto importanti sono misure come la deducibilità fiscale per le spese di abbigliamento per l'infanzia, via "scontrino parlante"; la proposta di "rigenerazione delle strutture di accoglienza turistica", volta all'incentivazione fiscale degli acquisti di prodotti tessili per ristrutturare e ammodernare le strutture turistico-alberghiere. Di più. Il documento propone anche misure di agevolazione fiscale per i prodotti che attestano il rispetto delle norme eco-tossicologiche europee e degli standard sociali, in particolare in materia di salute e sicurezza del lavoro.

Passando dal lato del consumo alle proposte per il sostegno alle imprese, si indicano misure che agevolino il credito a favore delle piccole e medie imprese, per esempio, attraverso il consolidamento dei debiti a breve, ma anche tramite nuovi strumenti che siano in grado di garantire l'accesso alle diverse forme di finanziamento rese disponibili dal mercato finanziario. Sono importanti, inoltre, misure per la valorizzazione del lavoro femminile, che rappresenta oltre il 65% dell'occupazione del settore, e nuove norme nel campo del mercato dell'energia. Sul fronte dell'innovazione, linfa del settore, si propone la concessione del credito di imposta e delle altre incentivazioni all'innovazione anche per la realizzazione di campionari e collezioni, oltre al rifinanziamento, nell'ambito di Industria 2015, del programma di ricerca industriale "Le nuove tecnologie per il made in Italy", dedicando maggiore attenzione alle risorse riservate alle piccole e medie imprese e prevedendo una riserva di fondi da destinare al settori del sistema moda.

Nel documento, infine, viene ribadita la difesa e valorizzazione del made in Italy nel rispetto di norme antidumping attraverso la tracciabilità dei prodotti, un obiettivo indicato come primario per l'Europa.

l.r. 

26 novembre 2008 

    

 

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