LO SFOGO

Il gestore di un circolo sportivo: "Qui non moriamo di Covid, ma di fame"

Realtà chiuse da mesi, ma bollette e affitti da pagare. Ecco quanto racconta Loris Rota.

Il gestore di un circolo sportivo: "Qui non moriamo di Covid, ma di fame"
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Duro sfogo del gestore di un circolo sportivo del Biellese, chiuso da mesi: "Qui non moriamo di Covid, ma di fame".

Lo sfogo

A scrivere è Loris Rota, gestore e presidente del Circolo sportivo e culturale  Csen Circolo di Vergnasco, a Cerrione. Ecco cosa scrive:

"Sono il gestore e presidente di un circolo sportivo e culturale con somministrazione con licenza di bar e ristorazione. Siamo chiusi da molti mesi, come tutti i circoli italiani, e non capiamo se prossimamente potremo aprire, visto che i dcpm sono sempre molto difficili da capire.

Noi ci siamo messi in sicurezza come i bar, e non capiamo perché non possiamo aprire. Parlo come circolo di un piccolo Comune che raccoglie un numero di associati compresi tra i 17 e i 60 anni, dove il gioco delle carte è ormai sorpassato  e abbiamo un campo da calcio A5 e il calcio balilla e una sala con la PlayStation dedicata ai giovani.

La sua realtà

"Non c'è ressa, il circolo è abbastanza tranquillo ed è una realtà del paese, un punto importante che non deve morire - continua il gestore - La situazione è grave, capisco che esiste il virus, ma qui si muore di altro, si muore di fame. Non abbiamo più disponibilità per pagare le bollette e affitto e, se non si blocca questa situazione, io dopo 13 anni vedrò tutti i miei sacrifici svaniti.

Mi auguro che si possa riaprire a breve per tutti noi gestori di circolo.

Rota Loris".

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