Il Click Day? Una roulette

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(24 gen) Click Day ovvero come un bando può trasformarsi in roulette. Il 12 gennaio scorso, migliaia di imprese (che avevano preliminarmente elaborato un progetto sulla sicurezza risultato finanziabile secondo i parametri richiesti) non hanno potuto completare l’iter in quanto non sono materialmente riuscite a connettersi al sito internet Inail per poter ottenere quegli incentivi (60 milioni di euro in totale) cui virtualmente avrebbero avuto diritto. Così, in Piemonte, dei 1.421 progetti prima giudicati ammissibili, solo 119 sono riusciti a passare, dividendosi circa 4 milioni di euro in appena diciannove minuti.

Click Day ovvero come un bando può trasformarsi in roulette. Il 12 gennaio scorso, migliaia di imprese (che avevano preliminarmente elaborato un progetto sulla sicurezza risultato finanziabile secondo i parametri richiesti) non hanno potuto completare l’iter in quanto non sono materialmente riuscite a connettersi al sito internet Inail per poter ottenere quegli incentivi (60 milioni di euro in totale) cui virtualmente avrebbero avuto diritto. La partita giocata on line sul portale predisposto per inoltrare la richiesta di contributo si è conclusa con una sconfitta per molte aziende. Subissato dai contatti (Inail parla di 12 mila connessioni contemporanee) il sito è andato in tilt per diversi minuti: Les jeux son faits direbbe un croupier. Così, in Piemonte, dei 1.421 progetti prima giudicati ammissibili, solo 119 sono riusciti a passare, dividendosi circa 4 milioni di euro in appena diciannove minuti.

Nel Biellese. Secondo i dati dell’Unione Industriale Biellese, sono state una cinquantina le imprese associate che, avendo compiuto con successo i precedenti steps previsti dalla procedura, contavano adesso sul Click Day per completare la richiesta e fruire quindi del contributo. Di queste, come precisano in via Torino, solo 4 sono riuscite ad inoltrare la richiesta. Per oltre il 95% di esse, invece, l’accesso al sito è rimasto un miraggio. Una situazione analoga per otto imprese artigiane seguite, sin dall’inizio, nella procedura da Cna Biella: nessuna è riuscita a completare l’iter e, stesso discorso, vale per nove imprese aderenti a Confartigianato Biellese.

I commenti. «Un bando che, ancora una volta, si è tradotto in una delusione per molte imprese il cui progetto era stato valutato prima ammissibile e che contavano di poter fruire del contributo - commenta Nicolò Zumaglini, a capo del Comitato Piccola Industria dell’Uib -. Un meccanismo da cambiare anche perchè ha già mostrato i suoi limiti in passato». Un’opinione che trova piena rispondenza anche sul versante del mondo dell’artigianato biellese.
«Quando si assegnano fondi pubblici - aggiunge Luca Guzzo, direttore di Cna Biella - dovrebbero essere premiati i progetti migliori. Con questa procedura regna la fortuna».
«Non è la prima volta che accade - rincara il direttore di Confartigianato Biellese, Massimo Foscale -. Adesso occorre rivedere davvero il sistema».
Giovanni Orso
orso@primabiella.it
24 gennaio 2011

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