Il Bona stila il bilancio del Biellese

BIELLA - E se a giudicare lo stato attuale delle cose, sul nostro territorio, fossero i giovani? Se gli studenti, ai quali sarà lasciato in eredità il Biellese, volessero pronunciarsi e parlare agli adulti, a chi sul territorio opera e ne gestisce le criticità come le opportunità?
Sarebbe una provocazione costruttiva. E a questo scopo, alla costruzione di un senso di appartenenza e alla progettualità futura, alcuni studenti dell’Iis “Eugenio Bona” di Biella si sono cimentati in un vero reportage, da un angolo all’altro della provincia, macchina fotografica alla mano per imprimere visivamente situazioni che li hanno colpiti, positive e negative. Ne è nata una galleria di immagini, che oggi, dalle 18, sarà presentata al pubblico e resterà aperta a tutti, in orario scolastico, fino a sabato 30 maggio.
“Il Biellese: limiti e possibilità” è un’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Biella, dietro alla quale sta almeno un anno di lavoro, come spiega la preside del “Bona”, Raffaella Miori: «Il progetto, avviato l’anno scorso con il precedente dirigente scolastico, è stato gestito sotto la supervisione del professor Stefano Garlanda. Si tratta di un progetto educativo, che invita a ragionare sul territorio, perché spesso si tende a guardare fuori. E se non si realizza una conoscenza del territorio, non si potrà mai realizzare un investimento, né sui legami affettivi né sui legami di tipo imprenditoriale, nell’interesse del territorio stesso».
Provocazione vuole confronto. E confronto sarà. Alla presentazione di oggi, dopo i saluti ufficiali e l’illustrazione del lavoro, si aprirà un dibattito al quale parteciperanno Emanuele Ramella Pralungo, presidente della Provincia di Biella; Pier Francesco Corcione, direttore dell’Unione Industriale; Franco Ferraris, neo presidente della Fondazione Crb; Mario Novaretti, presidente del Gruppo di Azione Locale Montagne Biellesi, e Francesca Bottura, studentessa dell’istituto. A coordinare la tavola rotonda, Paolo Gallana, neo presidente del consorzio dei servizi socio assistenziali Iris. Appuntamento in via Gramsci 22, nella sede del “Bona” di Biella.
Giovanna Boglietti
BIELLA - E se a giudicare lo stato attuale delle cose, sul nostro territorio, fossero i giovani? Se gli studenti, ai quali sarà lasciato in eredità il Biellese, volessero pronunciarsi e parlare agli adulti, a chi sul territorio opera e ne gestisce le criticità come le opportunità?
Sarebbe una provocazione costruttiva. E a questo scopo, alla costruzione di un senso di appartenenza e alla progettualità futura, alcuni studenti dell’Iis “Eugenio Bona” di Biella si sono cimentati in un vero reportage, da un angolo all’altro della provincia, macchina fotografica alla mano per imprimere visivamente situazioni che li hanno colpiti, positive e negative. Ne è nata una galleria di immagini, che oggi, dalle 18, sarà presentata al pubblico e resterà aperta a tutti, in orario scolastico, fino a sabato 30 maggio.
“Il Biellese: limiti e possibilità” è un’iniziativa, patrocinata dalla Provincia di Biella, dietro alla quale sta almeno un anno di lavoro, come spiega la preside del “Bona”, Raffaella Miori: «Il progetto, avviato l’anno scorso con il precedente dirigente scolastico, è stato gestito sotto la supervisione del professor Stefano Garlanda. Si tratta di un progetto educativo, che invita a ragionare sul territorio, perché spesso si tende a guardare fuori. E se non si realizza una conoscenza del territorio, non si potrà mai realizzare un investimento, né sui legami affettivi né sui legami di tipo imprenditoriale, nell’interesse del territorio stesso».
Provocazione vuole confronto. E confronto sarà. Alla presentazione di oggi, dopo i saluti ufficiali e l’illustrazione del lavoro, si aprirà un dibattito al quale parteciperanno Emanuele Ramella Pralungo, presidente della Provincia di Biella; Pier Francesco Corcione, direttore dell’Unione Industriale; Franco Ferraris, neo presidente della Fondazione Crb; Mario Novaretti, presidente del Gruppo di Azione Locale Montagne Biellesi, e Francesca Bottura, studentessa dell’istituto. A coordinare la tavola rotonda, Paolo Gallana, neo presidente del consorzio dei servizi socio assistenziali Iris. Appuntamento in via Gramsci 22, nella sede del “Bona” di Biella.
Giovanna Boglietti