Il Biellese si percepisce più povero

Il Biellese si percepisce più povero
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Come per la temperatura di questi giorni (che il tasso di umidità tende a  falsare, facendo percepire perfino qualche grado in più), così la crisi di questi ultimi anni e l’instabilità che essa ha portato con sè hanno finito per rendere tutti mediamente più prudenti, più critici e più pessimisti circa il benessere materiale di cui effettivamente si gode.  I biellesi, per esempio, si sentono meno “in forma” di quanto in realtà non siano. Nonostante, infatti, ancora un alto reddito medio, una buona capacità di spesa, un indice di disuguaglianza reddituale ridotto (22,1% contro una media regionale del 35,6%) e un contenuto rischio di povertà relativa (12% contro il 24% regionale), le famiglie biellesi restano le più critiche in Piemonte circa la percezione del proprio benessere materiale. Il dato emerge dalla ricerca “La povertà in Piemonte e gli indicatori per la domanda sociale” realizzata dall’Ires “Lucia Morosini” che peraltro, misurando gli indici che “fotografano” il benessere equo e solidale dei territori, mette Biella e Novara tra le province piemontesi  più aperte a ricerca e innovazione.

Giovanni Orso 

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 16 luglio 2015

Come per la temperatura di questi giorni (che il tasso di umidità tende a  falsare, facendo percepire perfino qualche grado in più), così la crisi di questi ultimi anni e l’instabilità che essa ha portato con sè hanno finito per rendere tutti mediamente più prudenti, più critici e più pessimisti circa il benessere materiale di cui effettivamente si gode.  I biellesi, per esempio, si sentono meno “in forma” di quanto in realtà non siano. Nonostante, infatti, ancora un alto reddito medio, una buona capacità di spesa, un indice di disuguaglianza reddituale ridotto (22,1% contro una media regionale del 35,6%) e un contenuto rischio di povertà relativa (12% contro il 24% regionale), le famiglie biellesi restano le più critiche in Piemonte circa la percezione del proprio benessere materiale. Il dato emerge dalla ricerca “La povertà in Piemonte e gli indicatori per la domanda sociale” realizzata dall’Ires “Lucia Morosini” che peraltro, misurando gli indici che “fotografano” il benessere equo e solidale dei territori, mette Biella e Novara tra le province piemontesi  più aperte a ricerca e innovazione.

Giovanni Orso 

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