Ideabiella 78 cresce e vince già la sfida dell’anticipo data
Saranno 74, di cui 59 italiane e 15 straniere, le linee, per la stagione autunno-inverno 2018-’19, presentate negli stand della 78ª Ideabiella che aprirà i battenti domani, nell’ambito della XXV edizione di Milano Unica a Fieramilano Rho. Il totale delle linee presenti, nonostante la corsa dettata dall’anticipo delle date da settembre a luglio, cresce ancora (+3) rispetto all’ultima edizione del settembre scorso. Non solo, ma questa 78ª edizione presenta anche con un ulteriore rafforzamento, nonostante Brexit, della partecipazione di espositori della Gran Bretagna che, con una new entry, raggiungono quota 11. «L’anticipo delle date nasce evidentemente sotto il segno benaugurante della significativa crescita del numero complessivo di espositori - dice Alessandro Barberis Canonico (in foto), presidente di Ideabiella -. Un primo successo che, ne sono certo, tenendo conto del buon andamento delle prenotazioni degli appuntamenti, troverà conferme anche nella partecipazione dei visitatori. Lo sforzo organizzativo, per arrivare pronti all’appuntamento con il meglio delle nostre collezioni, è stato importante, ma, credo, che anche in questa occasione, abbiamo saputo interpretare correttamente e pioneristicamente i cambiamenti richiesti dal mercato». Le aziende di Ideabiella si presentano a questa 78 edizione più forti, grazie alla congiutura positiva che per i lanifici biellesi si protrae ormai fortunatamente da varie stagioni. «Il comparto industriale, rappresentato da Ideabiella - commenta, infatti, Barberis Canonico -, anche nella prima metà del 2017, registra complessivamente il prolungarsi del trend positivo manifestatosi negli ultimi 3 anni, nonostante il forte aumento del costo delle lane, registratosi nell’ultimo anno, che vanno dal 15% per quelle meno fini al 35% per quelle più pregiate. Un dato confermato anche dalla crescita dei fatturati di un campione rappresentativo del lanifici Biellesi, nel triennio 2013/2015, pari a circa il 15%, in presenza di prezzi stabili della lana nello stesso periodo».
Giovanni Orso
Saranno 74, di cui 59 italiane e 15 straniere, le linee, per la stagione autunno-inverno 2018-’19, presentate negli stand della 78ª Ideabiella che aprirà i battenti domani, nell’ambito della XXV edizione di Milano Unica a Fieramilano Rho. Il totale delle linee presenti, nonostante la corsa dettata dall’anticipo delle date da settembre a luglio, cresce ancora (+3) rispetto all’ultima edizione del settembre scorso. Non solo, ma questa 78ª edizione presenta anche con un ulteriore rafforzamento, nonostante Brexit, della partecipazione di espositori della Gran Bretagna che, con una new entry, raggiungono quota 11. «L’anticipo delle date nasce evidentemente sotto il segno benaugurante della significativa crescita del numero complessivo di espositori - dice Alessandro Barberis Canonico (in foto), presidente di Ideabiella -. Un primo successo che, ne sono certo, tenendo conto del buon andamento delle prenotazioni degli appuntamenti, troverà conferme anche nella partecipazione dei visitatori. Lo sforzo organizzativo, per arrivare pronti all’appuntamento con il meglio delle nostre collezioni, è stato importante, ma, credo, che anche in questa occasione, abbiamo saputo interpretare correttamente e pioneristicamente i cambiamenti richiesti dal mercato». Le aziende di Ideabiella si presentano a questa 78 edizione più forti, grazie alla congiutura positiva che per i lanifici biellesi si protrae ormai fortunatamente da varie stagioni. «Il comparto industriale, rappresentato da Ideabiella - commenta, infatti, Barberis Canonico -, anche nella prima metà del 2017, registra complessivamente il prolungarsi del trend positivo manifestatosi negli ultimi 3 anni, nonostante il forte aumento del costo delle lane, registratosi nell’ultimo anno, che vanno dal 15% per quelle meno fini al 35% per quelle più pregiate. Un dato confermato anche dalla crescita dei fatturati di un campione rappresentativo del lanifici Biellesi, nel triennio 2013/2015, pari a circa il 15%, in presenza di prezzi stabili della lana nello stesso periodo».
Giovanni Orso