I tessuti made in Italy “vestono” Piazza della Scala

Milano C’è anche Milano Unica (e con essa, un po’ di Biella), insieme con il suo partner storico Smi e con i propri espositori, a animare “Milano XL. La festa della creatività”, l’evento in corso dal 16 settembre (chiuderà il 26), a Milano, in parziale concomitanza con la “Fashion Week”. Le aziende espositrici del salone internazionale presieduto da Ercole Botto Poala hanno, infatti, contribuito con tessuti e accessori a far emergere un know-how tutto italiano che non ha eguali nel mondo. Ecco, allora, in mostra grandi installazioni scenografiche, dislocate in vari punti della città, come la neoclassica “Libreria del Tessuto” di Milano Unica, allestita in Piazza della Scala (in foto). A far conoscere al grande pubblico internazionale il saper fare della manifattura italiana di alta gamma sono le organizzazioni di categoria leader nei diversi settori: da Anfao con Mido per l’occhialeria a Cosmetica Italia con Cosmoprof per il beauty, fino a Federorafi per la gioielleria e a Unic con Lineapelle per il settore conciario. Fondazione Altagamma, invece, animerà via Montenapoleone. Insomma, sotto la direzione artistica di Davide Rampello, la città di Milano, sino al prossimo 26 settembre, diventa il palcoscenico dei racconti delle filiere produttive di eccellenza e delle storie che rendono unico il saper fare italiano nel mondo. Intanto, già si scaldano i motori per la XII edizione di Milano Unica Cina che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre prossimi, al National Exhibition and Convention Center di Shanghai. Facendo un bilancio storico, sono tate oltre 40 mila le visite nel corso degli anni dallo spin-off orientale della manifestazione tessile-accessori milanese. «Il mercato cinese si fa sempre più interessante - conferma il presidente Ercole Botto Poala -: la qualità del contatto è cresciuta con un innalzamento sorprendete del livello di specializzazione dei buyer. Non è più l’uomo a dominare, ma anche la domanda per l’abbigliamento donna e bambino ha fatto strada in un mercato dalle dinamiche ancora complesse. Le 45 aziende di alta gamma che esporranno alla XII edizione potranno dunque contare su un parterre di clienti fortemente motivato e interessato alla qualità italiana». Dopo il rallentamento del 2016, la Cina, per il tessile-abbigliamento made in Italy, è, infatti, tornata a crescere con una prospettiva delle vendite moda pari al 2% rispetto all’anno precedente. Molto confortante è il dato dell’export sul mercato cinese: le vendite italiane, infatti, sono cresciute del 22,1%; l’export oltre la Grande Muraglia, sommato al dato di Hong Kong (in aumento del 10,8%) è stato superiore ai 78 milioni di euro.
Giovanni Orso
Milano C’è anche Milano Unica (e con essa, un po’ di Biella), insieme con il suo partner storico Smi e con i propri espositori, a animare “Milano XL. La festa della creatività”, l’evento in corso dal 16 settembre (chiuderà il 26), a Milano, in parziale concomitanza con la “Fashion Week”. Le aziende espositrici del salone internazionale presieduto da Ercole Botto Poala hanno, infatti, contribuito con tessuti e accessori a far emergere un know-how tutto italiano che non ha eguali nel mondo. Ecco, allora, in mostra grandi installazioni scenografiche, dislocate in vari punti della città, come la neoclassica “Libreria del Tessuto” di Milano Unica, allestita in Piazza della Scala (in foto). A far conoscere al grande pubblico internazionale il saper fare della manifattura italiana di alta gamma sono le organizzazioni di categoria leader nei diversi settori: da Anfao con Mido per l’occhialeria a Cosmetica Italia con Cosmoprof per il beauty, fino a Federorafi per la gioielleria e a Unic con Lineapelle per il settore conciario. Fondazione Altagamma, invece, animerà via Montenapoleone. Insomma, sotto la direzione artistica di Davide Rampello, la città di Milano, sino al prossimo 26 settembre, diventa il palcoscenico dei racconti delle filiere produttive di eccellenza e delle storie che rendono unico il saper fare italiano nel mondo. Intanto, già si scaldano i motori per la XII edizione di Milano Unica Cina che si svolgerà dall’11 al 13 ottobre prossimi, al National Exhibition and Convention Center di Shanghai. Facendo un bilancio storico, sono tate oltre 40 mila le visite nel corso degli anni dallo spin-off orientale della manifestazione tessile-accessori milanese. «Il mercato cinese si fa sempre più interessante - conferma il presidente Ercole Botto Poala -: la qualità del contatto è cresciuta con un innalzamento sorprendete del livello di specializzazione dei buyer. Non è più l’uomo a dominare, ma anche la domanda per l’abbigliamento donna e bambino ha fatto strada in un mercato dalle dinamiche ancora complesse. Le 45 aziende di alta gamma che esporranno alla XII edizione potranno dunque contare su un parterre di clienti fortemente motivato e interessato alla qualità italiana». Dopo il rallentamento del 2016, la Cina, per il tessile-abbigliamento made in Italy, è, infatti, tornata a crescere con una prospettiva delle vendite moda pari al 2% rispetto all’anno precedente. Molto confortante è il dato dell’export sul mercato cinese: le vendite italiane, infatti, sono cresciute del 22,1%; l’export oltre la Grande Muraglia, sommato al dato di Hong Kong (in aumento del 10,8%) è stato superiore ai 78 milioni di euro.
Giovanni Orso