Giù turismo e commercio

Giù turismo e commercio
Pubblicato:
Aggiornato:

BIELLA - "Deflazione e contrazione dei consumi stanno letteralmente distruggendo il tessuto imprenditoriale dei comparti di nostro riferimento": così commenta la situazione aperture e chiusure delle attività commerciali e turistiche del 1° bimestre 2016 l'ufficio economico della Confesercenti. "Per la prima volta, dall’inizio della crisi - continua la nota - tutti i settori da noi monitorati presentano saldi negativi. La proiezione dei dati al primo trimestre 2016 ci porta a stimare fra commercio e turismo un saldo “shock” di oltre 20.000 imprese in meno.  Il primo bimestre si chiude nel commercio al dettaglio con quasi 9 mila imprese in meno, in leggero miglioramento rispetto ai bimestri passati, da sottolineare la caduta delle iscrizioni. Nel comparto della ristorazione si registra il peggior saldo negativo degli ultimi tre anni, mentre nei bar la situazione migliora di poco rispetto al 2015 ma registra un peggioramento sia rispetto al 2014 che al 2013. A inizio 2016 risultano registrate 636.250 imprese del commercio al dettaglio, di cui quasi 542 mila nel comparto non alimentare e circa 94 mila in quello alimentare; le imprese del comparto “Alloggio e somministrazione” sono circa 426 mila (51 mila e 700 nell’alloggio).  Qui non si tratta di fare i gufi o i catastrofisti, ma è oggettivo come i dati confermino una difficoltà delle imprese a “reggere” un mercato fortemente condizionato dalla contingenza economica negativa. Senza una decisa ripresa dei consumi interni sarà impossibile invertire questa tendenza".

BIELLA - "Deflazione e contrazione dei consumi stanno letteralmente distruggendo il tessuto imprenditoriale dei comparti di nostro riferimento": così commenta la situazione aperture e chiusure delle attività commerciali e turistiche del 1° bimestre 2016 l'ufficio economico della Confesercenti. "Per la prima volta, dall’inizio della crisi - continua la nota - tutti i settori da noi monitorati presentano saldi negativi. La proiezione dei dati al primo trimestre 2016 ci porta a stimare fra commercio e turismo un saldo “shock” di oltre 20.000 imprese in meno.  Il primo bimestre si chiude nel commercio al dettaglio con quasi 9 mila imprese in meno, in leggero miglioramento rispetto ai bimestri passati, da sottolineare la caduta delle iscrizioni. Nel comparto della ristorazione si registra il peggior saldo negativo degli ultimi tre anni, mentre nei bar la situazione migliora di poco rispetto al 2015 ma registra un peggioramento sia rispetto al 2014 che al 2013. A inizio 2016 risultano registrate 636.250 imprese del commercio al dettaglio, di cui quasi 542 mila nel comparto non alimentare e circa 94 mila in quello alimentare; le imprese del comparto “Alloggio e somministrazione” sono circa 426 mila (51 mila e 700 nell’alloggio).  Qui non si tratta di fare i gufi o i catastrofisti, ma è oggettivo come i dati confermino una difficoltà delle imprese a “reggere” un mercato fortemente condizionato dalla contingenza economica negativa. Senza una decisa ripresa dei consumi interni sarà impossibile invertire questa tendenza".

Seguici sui nostri canali