F.lli Cerruti: si affievoliscono le speranze per i 62 esuberi

F.lli Cerruti: si affievoliscono le speranze per i 62 esuberi
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E’ stata una lunga riunione quella di ieri, in Uib, tra le associazioni sindacali (Filctem Cgil Biella, Femca Cisl Biella e Uiltec Uil Biella) e i rappresentanti dei vertici aziendali del lanificio F.lli Cerruti. Al centro dell’incontro, la situazione determinatasi dopo l’annuncio, nelle settimane scorse, da parte aziendale di voler procedere ad una razionalizzazione organizzativa che dovrebbe importare, entro fine anno, 62 esuberi su circa attuali 400 dipendenti. Il sindacato, nei giorni scorsi, aveva proposto all’azienda di esplorare l’eventualità di una riduzione dell’orario di lavoro nei reparti,  con proporzionale riduzione dello stipendio sul modello part time, secondo una formula che riprendeva alcuni principi cardine del contratto di solidarietà, così da evitare o diminuire il numero dei licenziamenti annunciati. L’apertura  manifestata dell’azienda all’ipotesi sindacale, tuttavia, non ha trovato consenso ampio proprio tra gli stessi lavoratori, convocati in assemblea: meno di un terzo dei dipendenti ha manifestato il proprio consenso e disponibilità alla proposta. Così, nell’incontro di ieri, si sono cominciate a definire le prospettive dopo il rifiuto di molti dipendenti di accettare la riduzione delle ore di lavoro per fare restare tutti in azienda. A questo punto, però, la sorte dei 62 esuberi pare essere fatalmente segnata. Oggi, i sindacati incontreranno nuovamente i dipendenti per spiegare concretamente la strada percorribile che passa, in primis, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali il cui monte ore fruibile, tuttavia, dopo la riforma Fornero si è però drasticamente ridotto. Difficile pare anche la via dei prepensionamenti come strumento per la riduzione del numero degli esuberi considerato che alla “F.lli Cerruti” sarebbero assai pochi i lavoratori prossimi alla pensione. La trattativa, comunque, continuerà la prossima settimana.

 

E’ stata una lunga riunione quella di ieri, in Uib, tra le associazioni sindacali (Filctem Cgil Biella, Femca Cisl Biella e Uiltec Uil Biella) e i rappresentanti dei vertici aziendali del lanificio F.lli Cerruti. Al centro dell’incontro, la situazione determinatasi dopo l’annuncio, nelle settimane scorse, da parte aziendale di voler procedere ad una razionalizzazione organizzativa che dovrebbe importare, entro fine anno, 62 esuberi su circa attuali 400 dipendenti. Il sindacato, nei giorni scorsi, aveva proposto all’azienda di esplorare l’eventualità di una riduzione dell’orario di lavoro nei reparti,  con proporzionale riduzione dello stipendio sul modello part time, secondo una formula che riprendeva alcuni principi cardine del contratto di solidarietà, così da evitare o diminuire il numero dei licenziamenti annunciati. L’apertura  manifestata dell’azienda all’ipotesi sindacale, tuttavia, non ha trovato consenso ampio proprio tra gli stessi lavoratori, convocati in assemblea: meno di un terzo dei dipendenti ha manifestato il proprio consenso e disponibilità alla proposta. Così, nell’incontro di ieri, si sono cominciate a definire le prospettive dopo il rifiuto di molti dipendenti di accettare la riduzione delle ore di lavoro per fare restare tutti in azienda. A questo punto, però, la sorte dei 62 esuberi pare essere fatalmente segnata. Oggi, i sindacati incontreranno nuovamente i dipendenti per spiegare concretamente la strada percorribile che passa, in primis, attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali il cui monte ore fruibile, tuttavia, dopo la riforma Fornero si è però drasticamente ridotto. Difficile pare anche la via dei prepensionamenti come strumento per la riduzione del numero degli esuberi considerato che alla “F.lli Cerruti” sarebbero assai pochi i lavoratori prossimi alla pensione. La trattativa, comunque, continuerà la prossima settimana.

 

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