Filo 60 cresce del +30%
Aumentati gli espositori e i visitatori al salone dei filati che acquista una dimensione sempre più globale e etica
L' edizione numero 60 di Filo, il salone internazionale dei filati e delle fibre organizzato da AssoServizi Biella, si è chiusa ieri, giovedì 21 settembre, all' Allianz MiCo di Milano, con un risultato molto positivo. Il significativo traguardo della 60a edizione - e dei trent’anni di attività di Filo - è stato salutato da un aumento dei visitatori, così come degli espositori – in crescita del 30%. Nei due giorni di fiera, tra gli stand si è mantenuto un clima di lavoro intenso, con un flusso costante di buyer, italiani e stranieri. “Chiudiamo l' edizione 60 con soddisfazione per il lavoro svolto - commenta il responsabile del salone tessile, Paolo Monfermoso -. Pensiamo che Filo abbia mostrato di essere sempre più una piattaforma di lavoro unica nel suo genere e totalmente riservata agli operatori del settore. Sono questi gli elementi che ne determinano il successo tra i professionisti del tessile: partecipando a Filo sanno di trovare collezioni di altissima qualità e servizi mirati a rendere più facile le collaborazioni e l’incontro di domanda e offerta di filati e materiali. Nell’ottica di rafforzare la visione di filiera che Filo si propone di offrire, segnalo la presenza in fiera, per la prima volta, della Cotton Egypt Association, in rappresentanza di una delle fibre più pregevoli e versatili”.
Un tessile buono, sano, pulito e giusto
Il fil rouge di questa edizione è stato il tessile “buono, sano, pulito, giusto e durevole”. Se ne è discusso in particolare durante la cerimonia di apertura, che ha visto protagonisti Dario Casalini, fondatore di Slow Fiber, e Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia, insieme ad alcune delle aziende che hanno aderito al network, alcune delle quali sono anche espositori di Filo. “Abbiamo scelto il tema del tessile “buono, sano, pulito, giusto e durevole” - continua Paolo Monfermoso -perché abbiamo ritenuto che fosse cruciale discuterne in una fiera di addetti ai lavori, per capire le problematiche e il cammino da percorrere per risolverle. La sostenibilità è una questione che ci accompagnerà a lungo, che definirà l’industria tessile del prossimo futuro, anche sotto il profilo normativo: accendere un faro su tematiche di questo tipo è uno dei compiti di Filo, che è un luogo di incontro e di dibattito, oltreché di business”.
Un salone sempre più internazionale
L’aumento di visitatori ed espositori stranieri (sedici in più in questa edizione) conferma il carattere sempre più internazionale di Filo. Per quanto riguarda i buyer, la ormai storica collaborazione tra Filo e Agenzia Ice ha permesso di organizzare una delegazione composta da 41 operatori esteri di undici paesi: Belgio, Cile, Cina, Corea del Sud, Francia, India, Palestina, Perù, Regno Unito, Sud Africa e Turchia. Alla collaborazione tra Filo e Regione Piemonte si deve invece l’arrivo in fiera di una delegazione di 18 buyer, provenienti da Polonia, Danimarca, Repubblica Ceca, UK, Belgio e Portogallo, che hanno visitato la fiera grazie all'attività del Progetto Integrato di Filiera (PIF) “Tessile”, realizzato da Ceipiemonte - l’agenzia regionale per l’internazionalizzazione - su incarico dalla Regione Piemonte, nell'ambito del Piano di Sviluppo e Coesione 2000-2020. Sempre nel contesto della collaborazione tra Filo e Regione Piemonte, al termine della fiera questi buyer hanno partecipato a uno study tour nel territorio biellese, per approfondire la conoscenza dell’eccellenza produttiva del distretto tessile biellese.