Filatura: nuovo sprint 2022 (+21%)
Nel I trimestre, cresciuto l’export dei lanieri pettinati (+22,9%) e cardati (+28,3%). Gennaio e febbraio positivi. La produzione a marzo ha accelerato del +27,1%.
Cresce del +21% la filatura made in Italy nei primi mesi del 2022: un balzo nettissimo dopo il timido +0,1% registrato nello stesso periodo del 2021.
La buona notizia
La buona notizia arriva da Pitti Filati, all’edizione numero 91 del salone. Il +21%, secondo le analisi della nota elaborata per l’occasione da Confindustria Moda, è sintesi di un trend crescente durante tutti i tre mesi del primo trimestre: l’attività produttiva in gennaio e febbraio si è mossa rispettivamente al ritmo del +18,1% e del +17,5%, accelerando poi al +27,1% in marzo. Ottime anche le news dal fonte export: il primo quarter del 2022 ha assistito finalmente ad una dinamica molto sostenuta pari al +34,1%, per un totale di quasi 250 milioni di euro.
Tipologie
Continua l’onda lunga del laniero che contribuisce all’81% del complessivo turnover settoriale. Nel 2021, i filati lanieri hanno sperimentato una crescita del fatturato settoriale pari al +27,3% su base annua, con le vendite estere di filati lanieri cardati e pettinati che hanno visto un ritorno alla crescita rispettivamente del +28,3% e il +22,9%, mentre per i filati misti chimico/lana si registra un incremento pari al +16,5%. Nei primi tre mesi del 2022, la tendenza si è ulteriormente rafforzata, con l’export dei filati cardati che ha evidenziato un +56%, mentre quello dei filati pettinati un +31,6%. I filati misti chimico-lana e quelli per aguglieria hanno, invece, archiviato rispettivamente un +14,8% e un +10,3%.
Bilancia
Se l’export di settore ha chiuso il primo trimestre con un +34,1%, anche l’import (che aveva chiuso il primo trimestre a -0,5% nel 2020 e a -16,2% nel 2021) ha mostrato un mini-boom pari al +71,9%, raggiungendo i 286 milioni di euro. A trascinare il risultato è stao soprattutto l’import di filati cotonieri (+137,7%), mentre i lanieri hanno mantenuto una crescita più moderata: i filati pettinati e i filati per aguglieria hanno sperimentato rispettivamente un +24,7% e +24%, mentre i filati cardati non sono andati oltre al +2,4%. Infine, i filati misti chimico-lana chiudono in aumento del +35,2%. Il saldo commerciale del periodo risulta così complessivamente negativo per -36,6 milioni di euro (contro il surplus di 19,5 milioni del primo trimestre 2021). Da rimarcare, tuttavia, che a determinare il disavanzo settoriale sono stati soprattutto i filati cotonieri e linieri. Nel caso dei filati lanieri, invece, si rileva un surplus di 44,6 milioni per i cardati, di 1,2 milioni per i pettinati, e, infine, di 19,8 milioni per i filati da aguglieria.
Giovanni Orso