Esattamente un anno fa, il 28 gennaio 2008, l’amministratore delegato del gruppo Fiat, Sergio Marchionne, era a Biella per firmare un accordo per la realizzazione del polo dei cambi nello stabilimento di Verrone, un investimento da 500 milioni di euro e 800 nuove assunzioni. Oggi l’andamento negativo del mercato dell’auto, l’incertezza per il 2009 e le ultime dichiarazioni di Marchionne sul rischio di perdere il lavoro per 60mila addetti se mancherà un intervento del Governo, contribuiscono ad appesantire le previsioni per il futuro.
Mentre volgono al termine i lavori di ristrutturazione dello stabilimento Fiat Powertrain di Verrone, quali sono le prospettive verso l’attivazione del polo dei cambi? In base all’accordo, infatti, una prima lavorazione del polo dei cambi dovrebbe partire nell’estate del 2009 ed essere completato nel 2010 mentre le assunzioni dovrebbero andare a regime nel 2012 raggiungendo i 1.100 dipendenti.
«Si sta valutando se il terremoto sul mercato dell’auto può comportare uno slittamento delle tempistiche di completamento del polo dei cambi di Verrone - dicono dal Lingotto - ma, al momento, non c’è ancora una formulazione certa». Giovedì, poi, sono stati presentati i dati di bilancio del 2008 del Gruppo Fiat e venerdì il titolo ha archiviato la settimana dell'accordo preliminare con Chrysler bruciando oltre un miliardo di euro di capitalizzazione (-22,5% in cinque sedute). «Dopo il consiglio di amministrazione di giovedì - commenta Gilberto Persico, segretario Fim Cisl Biella - la preoccupazione c’è: oggi nessuno può contare su certezze e il 2009 è fonte di timori per tutti».
Rispetto al resto del Gruppo, però, la situazione di Verrone è particolare. Gli interventi di ristrutturazione sono in via di chiusura: «In settimana - anticipa il sindacalista - l’ingegnere responsabile del cantiere farà il punto della situazione: è stato realizzato il reparto per un nuovo trattamento tecnico dove esperti tedeschi sono al lavoro sulle nuove macchine».
Pierangelo Gianotto, rsu Cgil dello stabilimento, afferma: «Al momento i 500 dipendenti della Fiat sono in cassa integrazione. Anche a febbraio il fermo sarà di tre settimane mentre si riprende a lavorare dal 9 al 14. Rispetto al resto del gruppo, però, possiamo dire di essere meno sfortunati». L’investimento da 500 milioni per il polo dei cambi prevede tre allestimenti: il cambio manuale (C635), il Dual Dry Clutch (Ddct, cambio robotizzato con doppia frizione a secco) e quello robotizzato: «Attualmente - continua Gianotto - lavoriamo per i cambi di 147, Bravo e, in misura minore, per la Delta. Da giugno, però, dovrebbe partire il nuovo cambio per il Doblò. L’impressione è che probabilmente i tempi slitteranno a luglio».
(28 gennaio 2009)
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