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Export: Biella maglia rosa (+30,1%)

I risultati dei primi nove mesi secondo Unioncamere Piemonte. Recupero dei prodotti tessili (+36%), con i tessuti che corrono a +72,7% e i filati a +20,8%. 

Export: Biella maglia rosa (+30,1%)
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I risultati dei primi nove mesi secondo Unioncamere Piemonte. Recupero dei prodotti tessili (+36%), con i tessuti che corrono a +72,7% e i filati a +20,8%.

Report Unioncamere Piemonte

E’ la ripresa dei prodotti tessili (con l’ottima performance dei tessuti) e l’incremento significativo degli articoli di abbigliamento a spingere l’export biellese nei primi nove mesi del 2022. Lo certifica Unioncamere Piemonte che assegna proprio a Biella la maglia rosa dell’export tra le province piemontesi. Tra gennaio e settembre, infatti, le vendite di made in Biella all’estero sono complessivamente cresciute del +30,1%%, pur mantenendo una quota ridotta (3,5%) sul totale dell’export regionale, quota che sale al 16,6% se misurata sull’export del Quadrante Piemonte Orientale.

I dati

Segnatamente, le attività manifatturiere biellesi segnano nel complesso un aumento di valore del +28,8% e costituiscono la componente quasi esclusiva dell’export provinciale. Guardando in controluce il dato aggregato, si evince la netta ripresa nel complesso dei prodotti tessili (+36,3%), che rappresentano il principale settore (con una quota pari al 59,6% del totale export provinciale), nel cui ambito i tessuti registrano un balzo in avanti rispetto al corrispondente periodo gennaio-settembre 2021 del +72,7%. Bene anche i comparti dei filati (+20,8%) e degli altri prodotti tessili (+15,1%). In crescita del +24,8% anche il comparto degli articoli di abbigliamento. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, l’Ue (che assorbe il 51,4% delle vendite all’estero) rimane nel suo complesso la destinazione principale dell’export biellese. L’aumento dell’export verso l’Ue è stata del +29,3%. In crescita le vendite verso la Germania (+21,2%), che si conferma il principale cliente estero, e verso la Francia (+30,9%), secondo mercato in ordine di importanza. Le destinazioni extra-Ue coprono il 48,6% dell’export provinciale, con una crescita del +30,9%, trainata dall’aumenti del valore delle esportazioni verso gli Stati Uniti (+61,9%) e la Turchia (+53,1%). In ripresa la crescita verso la Cina, che con un incremento del +17,2% si conferma il terzo mercato di riferimento.

Nelle province

Se Biella conquista il podio della crescita delle esportazioni durante i primi tre trimestri dell’anno, va comunque registrato un risultato positivo anche per tutte le altre realtà subalpine. Dopo Biella, infatti, seguono il Torino e Verbania con crescite rispettivamente pari a +24,9% e +21,9% sull’analogo periodo del 2021. Novara registra un +20,6%. Al di sotto della media regionale si collocano, invece, i risultati di tutti gli altri territori. In particolare, Alessandria (+14,6%), Vercelli (+10,8%) e Asti (+9,9%). L’incremento meno elevato appartiene, nel periodo in esame, alle vendite all’estero delle imprese di Cuneo (+6,4%).
Giovanni Orso

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