Enzo Vittoni presidente Confartigianato Fidi

Pubblicato:
Aggiornato:
Enzo Vittoni presidente
di Confartigianato Fidi

Il biellese confermato a capo del Confidi regionale
che conta su oltre 20mila soci in Piemonte

(28 feb) L’imprenditore biellese Enzo Vittoni è stato riconfermato alla presidenza di Confartigianato Fidi Piemonte. Oltre al rinnovo del consiglio di amministrazione, l’assemblea ha deliberato l’adozione del nuovo statuto sociale volto alla trasformazione del Confidi in intermediario finanziario vigilato da Banca Italia: «Abbiamo fatto grandi passi nell’ultimo anno - spiega Vittoni - ora, con la trasformazione, contiamo di avere una maggiore possibilità di confronto con le banche. Il nostro obiettivo è supportare le piccole imprese artigiane nell’accesso al credito che è ancora più difficile perché vengono considerate ad alto rischio di solvibilità da parte delle grandi banche».
Nel 2008 Confartigianato Fidi ha deliberato affidamenti per 180 milioni di euro e affidamenti in essere per 200 e conta su oltre 20 mila soci in Piemonte: «E’ sotto l’1% il numero di imprese che ha sofferenze - tiene a precisare Vittoni - mentre la media nazionale è dell’1,8%: ciò significa che anche le piccole imprese artigiane rispondono al credito e sono solvibili».

Enzo Vittoni presidente
di Confartigianato Fidi

Il biellese confermato a capo del Confidi regionale pronto
a diventare intermediario finanziario vigilato da Banca d'Italia

L’imprenditore biellese Enzo Vittoni è stato riconfermato alla presidenza di Confartigianato Fidi Piemonte. Oltre al rinnovo del consiglio di amministrazione, l’assemblea ha deliberato l’adozione del nuovo statuto sociale volto alla trasformazione del Confidi in intermediario finanziario vigilato da Banca Italia: «Abbiamo fatto grandi passi nell’ultimo anno - spiega Vittoni - ora, con la trasformazione, contiamo di avere una maggiore possibilità di confronto con le banche. Il nostro obiettivo è supportare le piccole imprese artigiane nell’accesso al credito che è ancora più difficile perché vengono considerate ad alto rischio di solvibilità da parte delle grandi banche».
Nel 2008 Confartigianato Fidi ha deliberato affidamenti per 180 milioni di euro e affidamenti in essere per 200 e conta su oltre 20 mila soci in Piemonte: «E’ sotto l’1% il numero di imprese che ha sofferenze - tiene a precisare Vittoni - mentre la media nazionale è dell’1,8%: ciò significa che anche le piccole imprese artigiane rispondono al credito e sono solvibili».

(28 febbraio 2008)

Seguici sui nostri canali