Entro il 2011, oltre 3 mila biellesi senza più ombrelli sociali

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(1 ott) Oltre 3 mila lavoratori biellesi senza più protezioni sociali. E’ quanto prevede il piano provinciale da qualche giorno sul tavolo del sottosegretario alle politiche di Welfare e Lavoro Pasquale Viespoli. Il progetto messo a punto dall’assessore al Lavoro Michele Mosca Mosca parte dai dati: 16.085 persone iscritte al Centro per l’impiego al 30 giugno 2010, 1.027 persone che hanno chiuso la mobilità nel 2009, 1.187 che la chiuderanno nel 2010 e un migliaio (compresi piccoli artigiani che hanno cessato l’attività) che la finiranno nel 2011. Il piano predisposto prevede investimenti per 26 milioni 208 mila euro di cui Biella chiede il finanziamento. Il tutto rientra nelle iniziative collegate alla richiesta di Stato di crisi per il Distretto tessile che è sul tavolo del Ministro per lo Sviluppo economico da circa un anno. E finalmente il presidente del consiglio Silvio Berlusconi nella sua veste di ministro dello Sviluppo Economico ad interim, dopo le dimissioni di Claudio Scajola, ha firmato la nomina della Commissione che dovrà verificare le caratteristica economiche dei territori affinchè possano essere inseriti nella griglia dei "Distretti in crisi" come previsto dal regolamento 99 dello scorso anno al cui articolo 2 sono previste «misure straordinarie per la reindustrializzazione e lo sviluppo dei distretti maggiormente in difficoltà». Oltre 3 mila lavoratori biellesi senza più protezioni sociali. E’ quanto prevede il piano provinciale da qualche giorno sul tavolo del sottosegretario alle politiche di Welfare e Lavoro Pasquale Viespoli. Il progetto messo a punto dall’assessore al Lavoro Michele Mosca Mosca parte dai dati: 16.085 persone iscritte al Centro per l’impiego al 30 giugno 2010, 1.027 persone che hanno chiuso la mobilità nel 2009, 1.187 che la chiuderanno nel 2010 e un migliaio (compresi piccoli artigiani che hanno cessato l’attività) che la finiranno nel 2011. Il piano predisposto prevede investimenti per 26 milioni 208 mila euro di cui Biella chiede il finanziamento. Il tutto rientra nelle iniziative collegate alla richiesta di Stato di crisi per il Distretto tessile che è sul tavolo del Ministro per lo Sviluppo economico da circa un anno. E finalmente il presidente del consiglio Silvio Berlusconi nella sua veste di ministro dello Sviluppo Economico ad interim, dopo le dimissioni di Claudio Scajola, ha firmato la nomina della Commissione che dovrà verificare le caratteristica economiche dei territori affinchè possano essere inseriti nella griglia dei "Distretti in crisi" come previsto dal regolamento 99 dello scorso anno al cui articolo 2 sono previste «misure straordinarie per la reindustrializzazione e lo sviluppo dei distretti maggiormente in difficoltà».
La commissione è presieduta dal direttore generale del ministero Andrea Bianchi che ha già in mano la documentazione che è stata inoltrata dalla Provincia e dall'Unione industriale biellese relativa allo stato economico e produttivo del Biellese.
«Abbiamo già avuto più contatti con Bianchi - spiega il presidente della Provincia Roberto Simonetti - e la sua struttura tecnica. Nei prossimi giorni il pressing proseguirà».
I numeri della crisi nel Biellese dovrebbero consentire di ottenere il riconoscimento: i lavoratori che tra 2009, 2010 e in prospettiva 2011 perderanno ogni strumento di copertura sociale sono stati stimati in 3.214. Tornando al Piano provinciale per il lavoro, questo consta di tre linee. La prima linea opera sui soggetti di età inferiore ai 50 anni (2.500) e propone incentivi all’assunzione fino ad un massimo di 6 mila euro, voucher e tirocinii formativi e indennità di sostegno al reddito per 6 mesi di 600 euro al mese. La seconda linea interessa 500 soggetti sopra i 50 anni con azioni si orientamento, sostegno al reddito e incentivi alle aziende che li assumono. La terza linea interessa 200 soggetti a cui manchino non più di 18 mesi per andare in pensione: per questi sono previsti inserimenti per lavori socialmente utili: dal tribunale agli enti locali con uno stipendio massimo di 1200 euro al mese per 12 mesi.
1 ottobre 2010

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