E’ in arrivo la minitassa per veicoli Gpl

E’ in arrivo la minitassa per veicoli Gpl
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TORINO - E’ in arrivo quella che è stata ribattezzata la mini-tassa per i veicoli Gpl e bifuel. Inoltre vi sarà una rivoluzione sulle auto che dovranno effettivamente pagare la tassa sulle auto. La Regione Piemonte ha in pratica mantenuto l’esenzione per le sole auto a metano tra quelle ecologiche che in passato usufruivano delle agevolazioni. Lo scopo, come spesso accade in questi casi, è risanare le tasse dell’ente pubblico e, per farlo, si è scelto di puntare sul mini-bollo che dovrebbe ammontare a circa 50 euro, cioè un terzo di quanto prospettato inizialmente dalla giunta regionale.

«Continua il salasso per i piemontesi. In Commissione regionale il centrosinistra ha presentato un conto salato per i motociclisti e automobilisti piemontesi, fissando nuove regole sul bollo auto che ufficializzano un pesante aumento della tassazione su motocicli e auto ibride. Insomma la Giunta Chiamparino sceglie di fare cassa sui cittadini più deboli». A lanciare la denuncia è il gruppo regionale di Forza Italia con i suoi consiglieri Massimo Berutti, Claudia Porchietto e il novarese Diego Sozzani. Entrerà, quindi, in vigore un nuovo regime di tassazione sui veicoli a motore. 

La mannaia della Regione è calata sui motocicli e sui  veicoli bifuel a Gas-GPL e Metano native, che inizieranno a pagare il bollo auto dal sesto anno (1/3 del valore di un'auto a normale motorizzazione) assicurando un introito di 5 milioni di euro. Il bollo auto dovrà essere versato anche per le auto convertite al bifuel i cui proprietari contribuiranno per 5,5 milioni di euro a rimpinguare le casse regionali. Anche le auto storiche - che proprio quest'anno vedono riconosciuto questo status non più dopo 20 anni ma dopo 30 - subiranno un aumento, infatti i proprietari di auto già dichiarate storiche non godranno fino al raggiungimento dei 30 la riduzione del 10% dell'ammontare dovuto (3 milioni di euro). Sarà infine dovuto il pagamento della tassa di circolazione anche per i proprietari che hanno subito un fermo amministrativo del veicolo di proprietà: in questo caso l'incasso - non contabilizzato dalla Regione - arriverà fin ora 20 milioni di euro.

«Il centrosinistra sta cambiando il Piemonte - commentano i consiglieri azzurri - ma con le tasse invece che con le riforme e il taglio degli sprechi. Peraltro la strada scelta dalla Giunta Chiamparino va contro alle fasce più deboli della popolazione, cioè quei cittadini che hanno deciso di passare al motore ecologico.  Infine - continua Forza Italia - oltre al fattore economico, risulta incomprensibile la scelta dal punto di vista politico: da un lato si promuove la sostenibilità ambientale e dall'altra si penalizza chi percorre questa strada con scelte di consumo responsabili. Lanciamo un appello affinché la Giunta riveda questa decisione che rischia di impoverire ancora di più le famiglie piemontesi».

Calca la mano il consigliere regionale M5S Federico Valetti: «L'ipotesi di limitare l'esenzione del bollo ai soli mezzi "monofuel", cioè alimentati a gpl o metano e con serbatoio della benzina inferiore a 15 litri è una presa in giro. Questi mezzi sono pochissimi in Piemonte, appena 2 mila vetture. Alla faccia del mini bollo! Dovranno infatti pagare quasi tutti i proprietario di veicoli a metano e gpl, che sono “bifuel”, cioè con serbatoi della benzina superiori ai 15 litri. La proposta della Giunta è un vero e proprio specchietto per le allodole, quando il “taccone” è peggio del buco. Allo stesso modo - prosegue - non condividiamo la scelta, illustrata oggi in prima commissione, di aumentare il bollo ai motocicli. Chi utilizza uno scooter in città fa un favore all'ambiente (le emissioni di pm10 sono nettamente minori rispetto a quelle delle auto) ed alla mobilità urbana. Anche in questo caso la Giunta intende colpire i veicoli meno impattanti sulla qualità dell'aria». Quindi..«Ci opporremo ad ogni aumento del bollo che penalizzi chi sceglie un mezzo di trasporto a basso impatto ambientale e senza l'iniqua distinzione tra auto sopra o sotto i 5 anni di età (che colpisce chi non cambia di frequente l'auto). Contrasteremo in commissione questo provvedimento finché questi principi non saranno recepiti».

Sandro Devecchi

TORINO - E’ in arrivo quella che è stata ribattezzata la mini-tassa per i veicoli Gpl e bifuel. Inoltre vi sarà una rivoluzione sulle auto che dovranno effettivamente pagare la tassa sulle auto. La Regione Piemonte ha in pratica mantenuto l’esenzione per le sole auto a metano tra quelle ecologiche che in passato usufruivano delle agevolazioni. Lo scopo, come spesso accade in questi casi, è risanare le tasse dell’ente pubblico e, per farlo, si è scelto di puntare sul mini-bollo che dovrebbe ammontare a circa 50 euro, cioè un terzo di quanto prospettato inizialmente dalla giunta regionale.

«Continua il salasso per i piemontesi. In Commissione regionale il centrosinistra ha presentato un conto salato per i motociclisti e automobilisti piemontesi, fissando nuove regole sul bollo auto che ufficializzano un pesante aumento della tassazione su motocicli e auto ibride. Insomma la Giunta Chiamparino sceglie di fare cassa sui cittadini più deboli». A lanciare la denuncia è il gruppo regionale di Forza Italia con i suoi consiglieri Massimo Berutti, Claudia Porchietto e il novarese Diego Sozzani. Entrerà, quindi, in vigore un nuovo regime di tassazione sui veicoli a motore. 

La mannaia della Regione è calata sui motocicli e sui  veicoli bifuel a Gas-GPL e Metano native, che inizieranno a pagare il bollo auto dal sesto anno (1/3 del valore di un'auto a normale motorizzazione) assicurando un introito di 5 milioni di euro. Il bollo auto dovrà essere versato anche per le auto convertite al bifuel i cui proprietari contribuiranno per 5,5 milioni di euro a rimpinguare le casse regionali. Anche le auto storiche - che proprio quest'anno vedono riconosciuto questo status non più dopo 20 anni ma dopo 30 - subiranno un aumento, infatti i proprietari di auto già dichiarate storiche non godranno fino al raggiungimento dei 30 la riduzione del 10% dell'ammontare dovuto (3 milioni di euro). Sarà infine dovuto il pagamento della tassa di circolazione anche per i proprietari che hanno subito un fermo amministrativo del veicolo di proprietà: in questo caso l'incasso - non contabilizzato dalla Regione - arriverà fin ora 20 milioni di euro.

«Il centrosinistra sta cambiando il Piemonte - commentano i consiglieri azzurri - ma con le tasse invece che con le riforme e il taglio degli sprechi. Peraltro la strada scelta dalla Giunta Chiamparino va contro alle fasce più deboli della popolazione, cioè quei cittadini che hanno deciso di passare al motore ecologico.  Infine - continua Forza Italia - oltre al fattore economico, risulta incomprensibile la scelta dal punto di vista politico: da un lato si promuove la sostenibilità ambientale e dall'altra si penalizza chi percorre questa strada con scelte di consumo responsabili. Lanciamo un appello affinché la Giunta riveda questa decisione che rischia di impoverire ancora di più le famiglie piemontesi».

Calca la mano il consigliere regionale M5S Federico Valetti: «L'ipotesi di limitare l'esenzione del bollo ai soli mezzi "monofuel", cioè alimentati a gpl o metano e con serbatoio della benzina inferiore a 15 litri è una presa in giro. Questi mezzi sono pochissimi in Piemonte, appena 2 mila vetture. Alla faccia del mini bollo! Dovranno infatti pagare quasi tutti i proprietario di veicoli a metano e gpl, che sono “bifuel”, cioè con serbatoi della benzina superiori ai 15 litri. La proposta della Giunta è un vero e proprio specchietto per le allodole, quando il “taccone” è peggio del buco. Allo stesso modo - prosegue - non condividiamo la scelta, illustrata oggi in prima commissione, di aumentare il bollo ai motocicli. Chi utilizza uno scooter in città fa un favore all'ambiente (le emissioni di pm10 sono nettamente minori rispetto a quelle delle auto) ed alla mobilità urbana. Anche in questo caso la Giunta intende colpire i veicoli meno impattanti sulla qualità dell'aria». Quindi..«Ci opporremo ad ogni aumento del bollo che penalizzi chi sceglie un mezzo di trasporto a basso impatto ambientale e senza l'iniqua distinzione tra auto sopra o sotto i 5 anni di età (che colpisce chi non cambia di frequente l'auto). Contrasteremo in commissione questo provvedimento finché questi principi non saranno recepiti».

Sandro Devecchi

 

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