Dalla Camera di Commercio segnalazione di truffe alle imprese
L'ente camerale biellese in campo per sventare tentativi di truffa alle aziende.

La Camera di Commercio segnala indebite richieste di pagamento a aziende
Camera di Commercio in campo
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli ha segnalato all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato due nuovi tentativi di truffa. La segnalazione è stata fatta in seguito alla comunicazione da parte di alcune aziende della ricezione di lettere con richiesta di pagamento. La prima segnalazione riguarda la richiesta di pagamento di euro 292,80 da parte di Reteimpresa Srl, con sede a Acerra (Napoli) per l'iscrizione per 12 mesi al portale web www.vetrinaimpresa.it. La seconda la richiesta di pagamento di euro 309,78 per l'adesione annuale al portale web www.elencoimpreseitaliane.com gestito da Imprendo Ltd, società con sede a Malta.
Attenzione ai bollettini "fuorvianti"
«In entrambi i casi - scrive la Camera di Commercio di Biella e Vercelli in una sua nota - l’impostazione grafica della comunicazione, il richiamo alla Camera di commercio (indicata per esteso o con la forma abbreviata Cciaa) e l’invio di tali lettere a imprese che si sono da poco iscritte al Registro Imprese camerale, possono fuorviare i destinatari, inducendoli a credere di trovarsi davanti a una comunicazione camerale ufficiale e di dover procedere al pagamento della somma richiesta». Proprio per questo rischio, la Camera di Commercio si è mossa, ancora una volta, presso l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
Le imprese devono rivolgersi all'ente camerale
La Camera di Commercio di Biella e Vercelli prosegue nell’attività di controllo e vigilanza. Essa invita le imprese che dovessero ricevere tali comunicazioni a fare molta attenzione. Il consiglio è quello di rivolgersi sempre all'ente camerale di riferimento, alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia. Con queste comunicazioni, infatti, vengono richiesti pagamenti, non dovuti per servizi spacciati come procedure obbligatorie. Si tratta, invece, di attività commerciali a fini pubblicitari che prevedono l’inserimento in portali web.