Da Tlc a Phonemedia, centinaia di lavoratori senza stipendio

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(28 ott) Situazione difficile per i 230 dipendenti del gruppo Tlc Italia, specializzato in impianti di telefonia, con sede - oltre che a Torino, in Lombardia, in Veneto e nelle Marche - anche a Benna. I dipendenti biellesi, una trentina di tecnici e tre impiegati, non vedono lo stipendio dallo scorso mese di luglio. Analoga situazione per i lavoratori del call center Phonemedia di Gaglianico. Al tavolo convocato a Roma per lunedì, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, la proprietà (gruppo che in Italia conta circa 10mila addetti in varie sedi) non si è presentata. Situazione difficile per i 230 dipendenti del gruppo Tlc Italia, specializzato in impianti di telefonia, con sede - oltre che a Torino, in Lombardia, in Veneto e nelle Marche - anche a Benna. I dipendenti biellesi, una trentina di tecnici e tre impiegati, non vedono lo stipendio dallo scorso mese di luglio. Nei giorni scorsi è stato loro erogato un acconto sul mese di agosto ma sul saldo (che pure è stato promesso) e sul pagamento delle mensilità seguenti non c’è al momento certezza. I lavoratori martedì sono dunque entrati in stato di agitazione con un presidio davanti alla sede, sulla scia anche della difficile situazione in cui l’azienda ha lavorato negli ultimi mesi con il rifiuto da parte dell’azienda della calendarizzazione degli arretrati. E in una situazione analoga, ma questa volta resa più complessa dal mancato confronto con la proprietà, sono anche i lavoratori del call center Phonemedia di Gaglianico. Al tavolo convocato a Roma per lunedì, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, la proprietà (gruppo che in Italia conta circa 10mila addetti in varie sedi) non si è presentata. A seguito di ciò, i capigruppo della Sinistra alla Provincia, Silvio Belletti, e al Comune, Roberto Pietrobon, hanno lanciato un appello affinché «la Provincia, il consorzio dei comuni e i consorzi socio assistenziali del Biellese si facciano agenti attivi per promuovere un tavolo che individui delle forme di sostegno al reddito, di esenzione delle bollette, di aiuto concreto anche attivando un Fondo di solidarietà» e hanno chiesto la convocazione urgente della terza commissione consiliare con audizione delle rsa di Phonemedia-Omega, alla presenza dell’assessore comunale ai Servizi sociali Vanna Milani e della presidente dell’Iris Isabella Scaramuzzi. Sempre in tema di vertenze sindacali, nei giorni scorsi è stato raggiunto in Regione un accordo con il commissario della Botto-Fila per garantire altri sei mesi di cassa integrazione straordinaria ai circa 200 addetti rimasti senza lavoro a seguito della crisi del gruppo. L’allungamento si è reso possibile per il rallentamento, dovuto all’attuale crisi, delle pratiche di riassorbimento di 288 addetti da parte del fondo di investimenti Management & Capitali del gruppo De Benedetti. Nessuna proroga invece per i circa 30 lavoratori di Aurea Filcrosa.
28 ottobre 2009

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