CrAsti: migliaia di biellesi diventano azionisti

CrAsti: migliaia di biellesi diventano azionisti
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Dopo il maxi aumento di capitale da 200 milioni di euro, al quale hanno partecipato anche  migliaia di imprenditori e privati biellesi e vercellesi, il gruppo bancario Cassa di risparmio di Asti, a cui fa riferimento anche Biverbanca, pensa al futuro, certo di una rinnovata robustezza. Tra le operazioni in via di completamento l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Pitagora, società specializzata nel credito al consumo a fronte della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, per la quale sono stati investiti circa 36 milioni di euro. Il marchio si integrerà con il gruppo Cassa di Risparmio di Asti diventando il ramo di riferimento per i finanziamenti e i prestiti. Ma la prospettiva verso la quale CrAsti procede a passi spediti, come da piano strategico predisposto a inizio anno ora sostenuto anche finanziariamente, è quella di diventare la banca regionale del Piemonte. «Vogliamo valorizzare il nostro radicamento sul territorio - ha spiegato l’amministratore delegato e direttore generale Carlo Demartini -. Siamo il terzo gruppo bancario del Piemonte con 244 sportelli, ovviamente dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, che giocano però in un campionato differente dal nostro, ma contiamo di poter avere un ruolo da protagonisti in Piemonte. E non si tratta solo di un’ambizione: la risposta poderosa dei nostri soci, vecchi e nuovi,  all’aumento di capitale ci dà una spinta ulteriore su questa strada». Nei piani della Cassa di Risparmio di Asti - come detto -  c’è la volontà di diventare la “Cassa di Risparmio del Piemonte”, cioè un istituto di respiro regionale disponendo già di presenze dominanti  ad Asti e, grazie ai 121 sportelli di Biver, anche a Biella e Vercelli e nel nord deel Piemonte. Il radicamento è già importante a Torino, Cuneo e Alessandria, meno nel Novarese e nel Verbano con una decina di sportelli, senza dimenticare le 15 filiali milanesi e brianzole.

Roberto Azzoni

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 20 agosto 2015

Dopo il maxi aumento di capitale da 200 milioni di euro, al quale hanno partecipato anche  migliaia di imprenditori e privati biellesi e vercellesi, il gruppo bancario Cassa di risparmio di Asti, a cui fa riferimento anche Biverbanca, pensa al futuro, certo di una rinnovata robustezza. Tra le operazioni in via di completamento l’acquisizione del pacchetto di maggioranza di Pitagora, società specializzata nel credito al consumo a fronte della cessione del quinto dello stipendio o della pensione, per la quale sono stati investiti circa 36 milioni di euro. Il marchio si integrerà con il gruppo Cassa di Risparmio di Asti diventando il ramo di riferimento per i finanziamenti e i prestiti. Ma la prospettiva verso la quale CrAsti procede a passi spediti, come da piano strategico predisposto a inizio anno ora sostenuto anche finanziariamente, è quella di diventare la banca regionale del Piemonte. «Vogliamo valorizzare il nostro radicamento sul territorio - ha spiegato l’amministratore delegato e direttore generale Carlo Demartini -. Siamo il terzo gruppo bancario del Piemonte con 244 sportelli, ovviamente dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, che giocano però in un campionato differente dal nostro, ma contiamo di poter avere un ruolo da protagonisti in Piemonte. E non si tratta solo di un’ambizione: la risposta poderosa dei nostri soci, vecchi e nuovi,  all’aumento di capitale ci dà una spinta ulteriore su questa strada». Nei piani della Cassa di Risparmio di Asti - come detto -  c’è la volontà di diventare la “Cassa di Risparmio del Piemonte”, cioè un istituto di respiro regionale disponendo già di presenze dominanti  ad Asti e, grazie ai 121 sportelli di Biver, anche a Biella e Vercelli e nel nord deel Piemonte. Il radicamento è già importante a Torino, Cuneo e Alessandria, meno nel Novarese e nel Verbano con una decina di sportelli, senza dimenticare le 15 filiali milanesi e brianzole.

Roberto Azzoni

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