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«Costretta a chiudere il negozio»

«Ho lavorato un po’ di più durante la pandemia, altrimenti la gente va al supermercato»

«Costretta a chiudere il negozio»
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Lo ha annunciato con un biglietto, affisso all’interno del suo negozio: «Vi dico addio con tanto peso sul cuore e alcuni graffi nell'anima». Cristele Bertola, 50 anni, gli ultimi 16 trascorsi dietro al bancone del “Negozio di Alimentari” di Portula,la piccola attività lungo la strada che collega Coggiola a Trivero, proprio a pochi passi dalla farmacia, si arrende: a fine anno chiuderà l’attività.
«Quando ho preso il negozio – si legge nel biglietto esposto in negozio - pensavo di invecchiare dietro al bancone con voi. Devo ringraziare tante persone che sono state presenti nella vita del mio negozio e nella mia, con acquisti, con gentilezze che mi hanno dato tanta energia e voglia di andare avanti e combattere contro le difficoltà. Queste persone hanno un posto speciale nel mio cuore. Grazie e perdonatemi se non posso essere più il vostro negozietto, la vostra Christele. Ci sono altre persone – si legge ancora - che non lasceranno un segno, come credo io per loro, perché sono stata una delle tante persone di passaggio nella loro vita, senza importanza. Dobbiamo però riflettere sull'importanza che acquisisce una persona quando non c'è più».

 

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