“Così rilanceremo le Funivie di Oropa”

“Così rilanceremo le Funivie di Oropa”
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Risanamento dei conti, aumento del fatturato e valorizzazione del patrimonio storico delle funivie. E’ attraverso questi tre punti cardine che i vertici delle Funivie di Oropa intendono rilanciare non solo la Fondazione, ma l’intera conca. Il piano industriale per i prossimi tre anni (2016/2019) è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che insieme a Comune e Provincia è uno dei tre enti fondatori delle Funivie di Oropa.

A fare gli onori di casa è stato Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie d’Oropa. “Ad oggi il debito è di circa 475mila euro – ha detto -. Non è assolutamente accettabile. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche per cambiare questo risultato”.

Ma come fare? A spiegare il piano industriale nei dettagli è stato il consigliere Franco Sacerdotti: “Per risanare i conti – ha spiegato bisogna agire su due fronti: l’azzeramento del deficit (la differenza tra ricavi e costi è negativa ed è di -69mila euro) e l’azzeramento del debito che, al netto delle promesse economiche degli enti fondatori, ammonta a circa 407 mila euro”. E’ inoltre importante consolidare il controllo di gestione e dare maggiore identità a tutta la conca. E’ stata chiamata in causa anche la Regione, da cui la Fondazione Funivie di Oropa conta di ottenere dei contributi. “Una razionalizzazione delle spese – ha proseguito Sacerdoti – permetterà un risparmio sui costi del 15% circa. In collaborazione con le scuole aderiremo al progetto di alternanza scuola/lavoro: daremo ai giovani la possibilità di effettuare degli stage, così da ammortizzare i costi di manutenzione del verde e, almeno in parte, dei settori di amministrazione e contabilità”. Il nuovo piano industriale prevede anche l’esternalizzazione della gestione del bar e risparmi su servizi e utenze”. Non meno importante il rilancio della conca, che avverrà grazie all’organizzazione di eventi: “Faremo tutto il possibile per organizzare manifestazioni che si possano svolgere anche in caso di tempo non proprio ottimale – ha proseguito Sacerdotti – abbiamo coinvolto diverse realtà associative locali, come Mucrone Local, Montagna Biellese, Cai, Bi Young, la società sportiva Pietro Micca e i gruppi Alpini”.  Un lavoro approfondito verrà fatto anche dal punto di vista della comunicazione: gli eventi verranno pubblicizzati tramite i social network e sul sito internet. Infine, verrà data la possibilità, a chi lo vorrà di utilizzare gli spazi pubblicitari a disposizione: “Da Oropa passano 36mila persone l’anno – ha spiegato Sacerdotti – forse anche di più. Sono tantissime, per questo inviteremo chi lo vorrà ad utilizzare gli spazi pubblicitari a disposizione. Sono tantissimi: sui monitor delle sale d’aspetto, al piano d’imbarco, sui parapetti, all’esterno degli immobili”. L’obbiettivo è di riuscire a “rientrare” del debito totale abbassandolo di circa 150mila euro l’anno, così da estinguerlo, o,   comunque, ridurlo drasticamente in soli tre anni. “La conca di Oropa – ha concluso Pollono – è qualcosa di unico. E’ importante che il Biellese valorizzi alcuni angoli territorio perché possiede bellezze inestimabili”.

Risanamento dei conti, aumento del fatturato e valorizzazione del patrimonio storico delle funivie. E’ attraverso questi tre punti cardine che i vertici delle Funivie di Oropa intendono rilanciare non solo la Fondazione, ma l’intera conca. Il piano industriale per i prossimi tre anni (2016/2019) è stato presentato questa mattina nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, che insieme a Comune e Provincia è uno dei tre enti fondatori delle Funivie di Oropa.

A fare gli onori di casa è stato Andrea Pollono, presidente della Fondazione Funivie d’Oropa. “Ad oggi il debito è di circa 475mila euro – ha detto -. Non è assolutamente accettabile. Dobbiamo tutti rimboccarci le maniche per cambiare questo risultato”.

Ma come fare? A spiegare il piano industriale nei dettagli è stato il consigliere Franco Sacerdotti: “Per risanare i conti – ha spiegato bisogna agire su due fronti: l’azzeramento del deficit (la differenza tra ricavi e costi è negativa ed è di -69mila euro) e l’azzeramento del debito che, al netto delle promesse economiche degli enti fondatori, ammonta a circa 407 mila euro”. E’ inoltre importante consolidare il controllo di gestione e dare maggiore identità a tutta la conca. E’ stata chiamata in causa anche la Regione, da cui la Fondazione Funivie di Oropa conta di ottenere dei contributi. “Una razionalizzazione delle spese – ha proseguito Sacerdoti – permetterà un risparmio sui costi del 15% circa. In collaborazione con le scuole aderiremo al progetto di alternanza scuola/lavoro: daremo ai giovani la possibilità di effettuare degli stage, così da ammortizzare i costi di manutenzione del verde e, almeno in parte, dei settori di amministrazione e contabilità”. Il nuovo piano industriale prevede anche l’esternalizzazione della gestione del bar e risparmi su servizi e utenze”. Non meno importante il rilancio della conca, che avverrà grazie all’organizzazione di eventi: “Faremo tutto il possibile per organizzare manifestazioni che si possano svolgere anche in caso di tempo non proprio ottimale – ha proseguito Sacerdotti – abbiamo coinvolto diverse realtà associative locali, come Mucrone Local, Montagna Biellese, Cai, Bi Young, la società sportiva Pietro Micca e i gruppi Alpini”.  Un lavoro approfondito verrà fatto anche dal punto di vista della comunicazione: gli eventi verranno pubblicizzati tramite i social network e sul sito internet. Infine, verrà data la possibilità, a chi lo vorrà di utilizzare gli spazi pubblicitari a disposizione: “Da Oropa passano 36mila persone l’anno – ha spiegato Sacerdotti – forse anche di più. Sono tantissime, per questo inviteremo chi lo vorrà ad utilizzare gli spazi pubblicitari a disposizione. Sono tantissimi: sui monitor delle sale d’aspetto, al piano d’imbarco, sui parapetti, all’esterno degli immobili”. L’obbiettivo è di riuscire a “rientrare” del debito totale abbassandolo di circa 150mila euro l’anno, così da estinguerlo, o,   comunque, ridurlo drasticamente in soli tre anni. “La conca di Oropa – ha concluso Pollono – è qualcosa di unico. E’ importante che il Biellese valorizzi alcuni angoli territorio perché possiede bellezze inestimabili”.

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