Corcione (Uib): "Rigidità eccessiva"

Corcione (Uib): "Rigidità eccessiva"
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La riforma del lavoro fa discutere anche sul versante delle  imprese, anche se per opposti motivi.
"Dopo gli aggiustamenti apportati sull’articolo 18 - commenta il direttore dell’Uib, Pier Francesco Corcione - , la riforma in discussione appare ora squilibrata".

La riforma del lavoro fa discutere anche sul versante delle  imprese, anche se per opposti motivi.
"Dopo gli aggiustamenti apportati sull’articolo 18 - commenta il direttore dell’Uib, Pier Francesco Corcione - , la riforma in discussione appare ora squilibrata. Da un lato, infatti, tornano gli ostacoli alla flessibilità in uscita, dall’altro si diminuisce la flessibilità in entrata, rendendo più oneroso per le imprese il contratto a tempo determinato, limitandone la possibilità di ricorso e la durata, disciplinando in modo più restrittivo il sistema delle partite Iva e dei contratti a progetto. Comprendo l’esigenza di razionalizzare una materia che prevede circa 46 diverse forme di contratto, ma non è corretto porvi mano sulla base della petizione di principio dell’abuso. Se essi vi sono stati, esistono gli strumenti idonei per perseguirli ma senza smantellare un sistema che ha, comunque, funzionato. Peraltro, non è con l’eccesso di rigidità nel sistema che si mettono le imprese in condizione di creare posti di lavoro ma piuttosto con una politica industriale di crescita che è finora mancata".

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