Commercio, vendite in calo nel 61% dei casi

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Commercio, vendite
in calo nel 61% dei casi

Novaretti, presidente Ascom: «Gli addetti
del settore non hanno ammortizzatori»

(5 mar) Nonostante il rallentamento dell’inflazione, scesa all’1,3% a gennaio a Biella, la ripresa dei consumi è ancora lontana: «Il settore è in crisi - afferma il presidente di Ascom Biella, Mario Novaretti - la contrazione delle vendite c’è stata, anche nel periodo dei saldi invernali. Non va dimenticato, poi, che i lavoratori autonomi non hanno Tfr e i dipendenti non hanno la cassa integrazione. Stiamo mettendo in campo diverse iniziative per cercare di creare posti di lavoro e nuove attività». L’andamento delle vendite segna un saldo ancora negativo (come accade ormai da molte rilevazioni), ma raggiunge il valore “record” di -61 punti percentuali, a dimostrazione della situazione congiunturale particolarmente critica.

Commercio, vendite
in calo nel 61% dei casi

Novaretti, presidente Ascom: «Gli addetti
del settore non hanno ammortizzatori»

Nonostante il rallentamento dell’inflazione, scesa all’1,3% a gennaio a Biella, la ripresa dei consumi è ancora lontana: «Il settore è in crisi - afferma il presidente di Ascom Biella, Mario Novaretti - la contrazione delle vendite c’è stata, anche nel periodo dei saldi invernali. Non va dimenticato, poi, che i lavoratori autonomi non hanno Tfr e i dipendenti non hanno la cassa integrazione. Stiamo mettendo in campo diverse iniziative per cercare di creare posti di lavoro e nuove attività». L’indagine congiunturale presentata ieri in Camera di commercio evidenzia la tenuta del numero di imprese del settore nel 2008 rispetto al 2007 (+0,6%). Allargando lo sguardo agli ultimi 6 anni, però, si nota un lieve calo delle attività dedite al commercio al dettaglio (-1,7% tra il 2002 e il 2008), mentre è ben più consistente la diminuzione che si è registrata tra le attività di Commercio e manutenzione di autoveicoli (-7,4%). Un forte incremento si è verificato tra gli Alberghi e i ristoranti (+14,2%). Per quanto riguarda l’andamento delle vendite, dunque, il saldo è ancora negativo (come accade ormai da molte rilevazioni), ma raggiunge il valore “record” di -61 punti percentuali, a dimostrazione della situazione congiunturale particolarmente critica; solo il 19,5% ha dichiarato un aumento. Il calo ha riguardato principalmente il commercio al dettaglio e gli intermediari. Stesso segno anche per le previsioni per il prossimo semestre: i pessimisti sono il 65,0% del campione, mentre gli ottimisti sono solo il 5,0%. Le prospettive più preoccupanti sono state espresse dal commercio al dettaglio non alimentare. Dagli approfondimenti settoriali emerge come il calo delle vendite abbia riguardato in particolare gli orafi e le rivendite di giornali-libri-dischi, mentre i macellai hanno segnalato una maggior stabilità. Per quel che riguarda le previsioni per il prossimo semestre i più pessimisti sono gli orafi e i rivenditori di giornali-libri-dischi. L’occupazione risulta stabile per il 76% del campione e non sono state effettuate nuove assunzioni. La perdita di unità di personale si è verificata maggiormente nel settore dell’intermediazione.

(5 marzo 2009)

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