Cigs: anticipazione sociale per 55

Cigs: anticipazione sociale per 55
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Sono circa una sessantina i lavoratori biellesi, facenti capo a quattro diverse aziende locali in difficoltà, per i quali si è riusciti a scongiurare, grazie allo strumento dell’anticipazione sociale da parte della Regione, il rischio di restare per mesi senza nessun sostegno al reddito sino alla accettazione della domanda di cassa integrazione straordinaria.

Si tratta dei lavoratori di Rpb, di Lanerie Luigi Boggio Casero, di Lanerie Trevela e di Tessiltaglio per i quali ieri, dopo  l’incontro con i funzionari regionali avvenuto nella sede del palazzo della Provincia, è stato possibile il ricorso allo strumento a suo tempo creato dalla Giunta Bresso e riconfermato dalla successiva Giunta Cota.
«Si tratta - spiega Gianluca Belli di Filctem Cgil Biella -, di un istituto che si applica alle aziende per le quali sia stata pronunciata sentenza di fallimento o in procedura concursuale o in carenza di liquidità e, come tali, impossibilitate ad anticipare, come solitamente accade, gli importi della cassa integrazione straordinaria in pendenza della domanda».

Anticipo. Per tali aziende, i sindacati hanno provveduto quindi a presentare domanda di Cigs ma, visti i tempi tecnici di attesa mediamente di alcuni mesi, il rischio concreto era quello, in assenza di anticipazioni da parte di enti pubblici o di istituti di credito, che i lavoratori restassero nel frattempo senza sostegno al reddito. «Grazie a questo strumento il cui prezioso braccio operativo è costituito dall’Agenzia Piemonte Lavoro - aggiunge Belli -, circa 55 lavoratori (30 delle Lanerie Boggio Casero, 5 di Rpb, 7 di Trevela e 13 di Tessiltaglio) riceveranno ora un anticipo pari a 600 euro mensili per sei mesi (l’anticipazione sociale può, in taluni casi, estendersi sino a 12). Lo stesso strumento sarà poi adottato, nell’incontro fissato per il 6 giugno prossimo, in relazione ai lavoratori della Piv 1905, dichiarata fallita il 30 marzo scorso e che aveva in organico una settantina di dipendenti, per la quale abbiamo già presentato domanda di Cigs il 15 maggio scorso».

Cassa in deroga. Su altro fronte, quello della cosiddetta cassa in deroga finalizzata a coprire le esigenze delle aziende non ammesse alla fruizione degli ammortizzatori ordinari, il segretario di Cisl Biella, Gilberto Persico attira l’attenzione sulla mancanza di nuovi stanziamenti. «In un’ottica di prevenzione - dice Persico - abbiamo interessato le confederazioni regionali. Nel solo mese di aprile, le ore autorizzate di cassa in deroga nel Biellese sono state 198 mila. Occorrerà poi a consuntivo valutarne l’effettivo “tiraggio”, ma certamente si tratta di un problema da non sottovalutare».

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