L’incontro di oggi pomeriggio fissato al Ministero dello Sviluppo Economico è propedeutico all’organizzazione del successivo incontro con la Presidenza del Consiglio, ed i Ministri competenti, per esaminare le proposte contenute nel Documento di politica economica che abbiamo condiviso coi sindacati e le altre associazioni del comparto moda-persona (oltre al tessile e abbigliamento, le calzature, la pelletteria, gli occhiali e i gioielli).
In questi mesi a cavallo tra il vecchio ed il nuovo anno stiamo assistendo ad un drammatico blocco degli ordinativi che oscillano tra il 30 ed il 60%, rispetto al corrispondente periodo dello scorso anno, anche con aziende costrette ad interrompere del tutto le proprie attività, a seguito di una crisi senza precedenti della domanda.Come ho avuto più volte modo di dire in queste settimane, non dobbiamo concentrarci sulle previsioni (che peraltro neppure i più accreditati Centri Studi si azzardano a fare), ma dobbiamo produrre azioni concrete a sostegno delle aziende e dei lavoratori per impedire che vengano irrimediabilmente espulsi dal mercato, e non per colpe organizzative, imprenditoriali e manageriali.
Si tratta di interventi a sostegno dei redditi dei lavoratori, degli investimenti delle imprese e dei consumi che vanno assunti con grande urgenza, pena la rottura della filiera industriale, come peraltro vanno chiedendo le Unioni industriali dei distretti interessati, con iniziative come quelle programmate, oggi, a Biella. Ne approfitto, per rimarcare il forte spirito di coordinamento e propositività che arriva dai distretti tessili e che ha dato ancora più risalto all’azione di Sistema Moda Italia. Nel caso particolare di Biella, ringrazio l’amico Luciano Donatelli, Presidente dell’Unione industriali, per il costante contributo di idee e per la fattiva collaborazione nel rappresentare la consistenza e la concretezza del made in Italy, che nasce nelle tante piccole e medie imprese che stano a monte della filiera tessile e abbigliamento. Sono sicuro che di tutto ciò vi sia una crescente consapevolezza da parte delle Autorità di Governo e mi aspetto di ottenere una collaborazione sempre più concreta a favore della nostra industria e delle tante famiglie che gli danno vita, traendone meritato sostentamento.
Michele Tronconi
Presidente Sistema Moda Italia
(25 febbraio 2009)
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