Brandamour: lo sciopero continua
Sasso (Cgil): «Niente soldi in cassa per pagare gli stipendi». Deputate M5s in visita: informato Di Maio.

Brandamour: lo sciopero continua.
Sciopero a oltranza
Lo sciopero “a oltranza” dei 97 dipendenti di Brandamour continua. Giovedì, il nuovo CdA ha nominato l’alessandrino Silvio Musso amministratore unico il quale si è messo subito al lavoro per avere un quadro preciso circa i livelli di esposizione della società. La situazione resta in stallo. «La compagine societaria di Brandamour - spiega il segretario di Filctem Cgil Biella, Filippo Sasso -, secondo quanto ci è stato comunicato, resta costituita dagli stessi azionisti (la Need di Matteo Tempia Valenta e Nicolò e Caneparo, il Fondo Hermitage e una piccola partecipazione di un altro investitore privato, n.d.r.). Dal Cda di giovedì, tuttavia, non sono arrivate le auspicate decisioni in ordine alla urgente ricapitalizzazione per poter ripartire.
"Non ci sono soldi"
L’unica risposta è stata quella avuta dal referente di Knet Project che ha partecipato all’incontro in Uib, mercoledì scorso, in rappresentanza dell’azienda: ha ribadito l’indisponibilità di cassa per procedere al pagamento degli stipendi. Da parte nostra, abbiamo evidenziato che lo sciopero e il presidio continueranno a oltranza, fintanto che non verrà corrisposto quanto dovuto ai 97 dipendenti. Abbiamo inoltre chiesto di effettuare in azienda i prossimi incontri con la proprietà. Un incontro con il nuovo amministratore unico è programmato per oggi, ma non intendiamo partecipare a tavoli “di cortesia”: è necessario che all’incontro vengano forniti dati concreti e certi sulla reale situazione economica di Brandamour».
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