Biella più digitale, in 800 alla giornata SellaLab
Quaranta corsi sull'innovazione per aziende e lavoro.
Intelligenza artificiale, neuromarketing, e-commerce, inbound marketing, growth hacking, story branding, p2p lending, personal branding, Seo e molto altro: tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sul mondo digitale ma non avete mai osato chiedere. Questa è stata, sabato scorso al SellaLab, BiDigital: una intera giornata, completamente gratuita, di formazione e networking sugli strumenti, le potenzialità, le sfide della nuova economia 4.0.
Una panoramica ampia e sfaccettata del mondo virtuale, che ha affrontato però temi molto ‘reali’: come le trasformazioni del lavoro, con le relative opportunità e rischi, le nuove competenze richieste, fino al tornado che sta investendo - tra smartphones e fake news - il lavoro del giornalista. Ma anche la digitalizzazione del territorio (con il progetto Agenda Digitale del Comune di Biella), l’evoluzione dei mezzi di pagamento (sempre più contactless), i consigli per avviare una startup o il modo in cui l’internet delle cose cambierà la nostra vita quotidiana.
Imprese e talenti 4.0
Una giornata intensa, con una tavola rotonda su ‘Imprese e Talenti 4.0’ e una fitta agenda di 38 incontri: veri e propri minicorsi monografici di 30 minuti, distribuiti in quattro sale, per conoscere le più nuove tecnologie e strumenti digitali e scoprire come usarli per il proprio lavoro. In veste di relatori, oltre quaranta esperti del settore, dai più noti - come Marco Morchio, direttore della società di consulenza Accenture Strategy; Raffaele Gaito, blogger e consulente di imprenditoria digitale, Pierantonio Macola, Ceo di Smau; o il giornalista sportivo Paolo Beltramo - ai molti professionisti attivi negli spazi e nella community di SellaLab, che hanno messo gratuitamente a disposizione le proprie competenze per questa iniziativa: con loro, per tutta la giornata, i partecipanti hanno potuto dialogare, ottenendo consulenze personalizzate per le proprie attività.
Il 30% dei partecipanti da Piemonte, Lombardia ed Emilia
Una opportunità che molti hanno colto: circa 800 i partecipanti registrati - imprenditori, professionisti, studenti, giovani con i loro progetti di startup, ma anche semplici curiosi, desiderosi di mantenersi aggiornati - di cui un terzo provenienti da fuori provincia, soprattutto da Torino e dal resto del Piemonte, ma anche da Milano, Lombardia ed Emilia Romagna. Ad organizzare l’evento il SellaLab, in sinergia con altri attori del territorio che stanno puntando sul digitale: il Comune di Biella (con la sua Agenda Digitale), la Camera di Commercio di Biella e Vercelli, il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Uib, l’agenzia di comunicazione BTrees, una delle startup nate grazie all’incubatore di SellaLab. Tra i partners anche Diario del Web e l’azienda biellese Serralunga, che ha fornito i suoi inconfondibili arredi da esterno. «BiDigital - afferma Christian Clarizio, responsabile di SellaLab - punta a diventare un punto di riferimento per l’innovazione digitale del territorio fin dal nome, che da un lato richiama il legame con Biella, dall’altra - giocando sulla fonetica dell’inglese ‘be’ - vuole essere un’esortazione ad ‘essere digitali’, a vivere questa trasformazione e le opportunità che può offrire».
Spazi alla creatività e al networking
Così, dopo il successo inaspettato dello scorso anno - quando l’Open Day di Sella Lab aveva richiamato, a sorpresa, oltre 700 persone - quest’anno l’iniziativa si è arricchita di nuove proposte. Momenti dedicati alla creatività, come il workshop riservato ai bambini e il laboratorio sulla fotografia con smartphone. Spazi per il Pid (Punto Impresa Digitale) della Camera di Commercio e per gli stands delle startup innovative, per favorire il confronto tra imprese consolidate e realtà nascenti al fine di generare nuove e fruttuose opportunità di collaborazione. E, infine, ma forse più importanti di tutto, le aree dedicate alla convivialità e al networking, con street food, bar, tavolini, spazi per favorire lo scambio e le relazioni personali tra i partecipanti. Perché le migliori idee di business, si sa, nascono davanti ad una tazzina di caffè.
Simona Perolo