Artigianato: nel Biellese, il Total tax rate più pesante del Piemonte

Artigianato: nel Biellese, il Total tax rate più pesante del Piemonte
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Il total tax rate (ossia l’ammontare di tutte le imposte e i contributi sociali obbligatori gravanti sulle imprese espresso in percentuale rispetto ai profitti) per le imprese artigiane biellesi è del 66,1%. Lo calcola un recentissimo studio di Cna alla luce del quale Biella, sotto l’aspetto del carico fiscale per gli artigiani, conquista la poco invidiabile maglia nera del Piemonte. «Un total tax rate del 66,1% è già motivo esaustivo e sufficiente per fornire ragione di quella emorragia di imprese che l’artigianato biellese conosce da tempo - dice, amareggiato, Claudio Capellaro Siletti (in foto), presidente di Cna Biella -. Soprattutto, colpisce come, da un pur sommario confronto, Biella sia la provincia del Quadrante Piemonte Orientale dove il Fisco sull’artigianato appare più esoso. A balzare all’occhio, poi, sono soprattutto i differenziali rispetto al total tax rate sulle imprese artigiane delle altre province. Non si tratta di due o tre punti, ma di parecchi in più: a Vercelli, l’aliquota è del 58,4%: quasi 8 punti in meno; a Novara è del 57,5% (8,6 punti in meno); nel Vco, il total tax rate sugli artigiani locali è del 57,2%: quasi 9 punti in meno. Appare evidente come su questo differenziale giochi un ruolo decisivo proprio il fisco locale, vale a dire l’insieme dei balzelli dovuti a Provincia e Comuni. Ciò rende questo peso ancora più inaccettabile, considerato che gli artigiani biellesi pagano ben di più ma ricevono poco: in  molti punti, il territorio non presenta neppure coperture di rete sufficienti, oggi essenziali per poter fare impresa. Senza contare che è mancata, negli ultimi anni, una strategia strutturale da parte di quella che dovrebbe essere la classe politica locale finalizzata a tenere le piccole imprese sul territorio». A corollario di questo total tax rate così pesante, sta l’altro dato fornito dalla ricerca Cna, che vede per gli artigiani biellesi cadere il tax free day, il giorno della liberazione fiscale, addirittura il 28 agosto, appena prima di Crotone dove il total tax rate sulle imprese artigiane è del 66,4%. «Il dato - chiosa Capellaro Siletti - si commenta da solo». Se queste sono le premesse, non sorprendono allora neppure i risultati dell’ultima rilevazione congiunturale di Cna Biella. «Da queste rilevazioni - spiega il direttore di Cna Biella, Luca Guzzo - emerge come per il 37,5% delle mostre imprese, nel 2016, il fatturato sia diminuito e come per 31,7% esso sia previsto ancora in diminuzione nel 2017. Non solo, ma il 33,7% delle aziende interpellate, prevede di rinviare o cancellare, nei prossimi mesi, investimenti programmati. Al quesito circa quali fenomeni più minaccino la propria azienda, il 70,9% degli artigiani intervistati ha risposta senza esitazione: l’eccessiva tassazione».

Giovanni Orso  

Il total tax rate (ossia l’ammontare di tutte le imposte e i contributi sociali obbligatori gravanti sulle imprese espresso in percentuale rispetto ai profitti) per le imprese artigiane biellesi è del 66,1%. Lo calcola un recentissimo studio di Cna alla luce del quale Biella, sotto l’aspetto del carico fiscale per gli artigiani, conquista la poco invidiabile maglia nera del Piemonte. «Un total tax rate del 66,1% è già motivo esaustivo e sufficiente per fornire ragione di quella emorragia di imprese che l’artigianato biellese conosce da tempo - dice, amareggiato, Claudio Capellaro Siletti (in foto), presidente di Cna Biella -. Soprattutto, colpisce come, da un pur sommario confronto, Biella sia la provincia del Quadrante Piemonte Orientale dove il Fisco sull’artigianato appare più esoso. A balzare all’occhio, poi, sono soprattutto i differenziali rispetto al total tax rate sulle imprese artigiane delle altre province. Non si tratta di due o tre punti, ma di parecchi in più: a Vercelli, l’aliquota è del 58,4%: quasi 8 punti in meno; a Novara è del 57,5% (8,6 punti in meno); nel Vco, il total tax rate sugli artigiani locali è del 57,2%: quasi 9 punti in meno. Appare evidente come su questo differenziale giochi un ruolo decisivo proprio il fisco locale, vale a dire l’insieme dei balzelli dovuti a Provincia e Comuni. Ciò rende questo peso ancora più inaccettabile, considerato che gli artigiani biellesi pagano ben di più ma ricevono poco: in  molti punti, il territorio non presenta neppure coperture di rete sufficienti, oggi essenziali per poter fare impresa. Senza contare che è mancata, negli ultimi anni, una strategia strutturale da parte di quella che dovrebbe essere la classe politica locale finalizzata a tenere le piccole imprese sul territorio». A corollario di questo total tax rate così pesante, sta l’altro dato fornito dalla ricerca Cna, che vede per gli artigiani biellesi cadere il tax free day, il giorno della liberazione fiscale, addirittura il 28 agosto, appena prima di Crotone dove il total tax rate sulle imprese artigiane è del 66,4%. «Il dato - chiosa Capellaro Siletti - si commenta da solo». Se queste sono le premesse, non sorprendono allora neppure i risultati dell’ultima rilevazione congiunturale di Cna Biella. «Da queste rilevazioni - spiega il direttore di Cna Biella, Luca Guzzo - emerge come per il 37,5% delle mostre imprese, nel 2016, il fatturato sia diminuito e come per 31,7% esso sia previsto ancora in diminuzione nel 2017. Non solo, ma il 33,7% delle aziende interpellate, prevede di rinviare o cancellare, nei prossimi mesi, investimenti programmati. Al quesito circa quali fenomeni più minaccino la propria azienda, il 70,9% degli artigiani intervistati ha risposta senza esitazione: l’eccessiva tassazione».

Giovanni Orso  

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