Approvate le nuove norme sul turismo

Approvate le nuove norme sul turismo
Pubblicato:
Aggiornato:

La Regione Piemonte cambia la governance del turismo e apre una stagione nuova, nella quale i privati avranno un ruolo più attivo, grazie alla legge quadro messa a punto dall’assessora Antonella Parigi ed approvata il 5 luglio dal Consiglio regionale. «Con questa riforma - sostiene Parigi su Piemonteinforma, sul sito della Regione - diamo vita ad un modello di gestione che coinvolge tutti gli attori del sistema, ottimizza il lavoro di promozione e ci permette di essere in linea con le moderne dinamiche del settore. Oggi è necessario sviluppare adeguate strategie di marketing, a partire da una più efficace presenza sul web, con scelte maggiormente orientate alle caratteristiche della domanda e alle reali esigenze e aspettative delle diverse tipologie di turista, caratterizzando e posizionando al contempo il marchio Piemonte sul mercato turistico internazionale».

Il testo, che modifica un impianto normativo vecchio ormai di 20 anni e che necessitava pertanto di una revisione capace di adeguare la competitività turistica piemontese agli scenari del mercato contemporaneo, ha come punto focale la creazione di un’agenzia per la promozione e lo sviluppo turistico che assorbirà diversi organismi preesistenti ed accoglierà al proprio interno, sebbene con quote di minoranza, anche i privati: si chiamerà Dmo Turismo Piemonte e si occuperà della formulazione delle azioni strategiche, organizzative e operative alla base dell’offerta turistica, come indica lo stesso acronimo (Dmo sta per Destination Management Organization, termine internazionalmente usato in ambito turistico per indicare proprio la gestione di tali attività). Un soggetto che, anche in un’ottica di contenimento dei costi, è frutto della fusione fra le società Sviluppo Piemonte Turismo e Istituto per il Marketing dei Prodotti Agroalimentari (ImaPiemonte). Aperta alla partecipazione delle Atl, delle Camere di Commercio e di altri soggetti pubblici e privati interessati alla promozione e allo sviluppo del turismo in Piemonte, la nuova realtà avrà anche il compito di coordinare le Atl e gli altri organismi che operano nel settore.

«La governance del settore cambia completamente - sottolinea l’assessore - La Regione manterrà la maggioranza ed entreranno privati qualificati, a partire da Unioncamere. Ma ci sono già trattative con Arpiet, Confcommercio e altri. Il loro ingresso è fondamentale non solo sotto il profilo delle risorse, ma anche perché portano un’importante capacità imprenditoriale. In questo modo ci si coordina meglio e si evita la dispersione delle risorse. All'inizio non ci saranno soggetti singoli, ma dopo una prima fase anche questi potranno entrare in base ai bandi che saranno emessi». Parigi chiarisce anche che «le competenze delle nuova agenzia andranno dalla promozione sportiva a quella in campo enogastronomico»  e che «le Atl diventeranno società consortili, ma dovranno occuparsi soprattutto di accoglienza. Il tempo in cui ognuna andava a promuoversi per conto proprio è finito, se vorranno fare marketing del territorio dovranno agire insieme».

L’organizzazione delle agenzie di accoglienza e promozione turistica locale rappresenta infatti un altro elemento di innovazione apportato dal legislatore: pur mantenendone invariate le finalità e le attività, ne vengono ridefinite e uniformate la forma giuridica - diventano ora tutte società consortili a responsabilità limitata - così come gli organi e le relative scadenze. Ma soprattutto, analogamente al modello dell’agenzia regionale, diventa fondamentale il ruolo della compartecipazione pubblico-privata: ad integrazione dei contributi regionali erogati in proporzione alle quote possedute, è infatti prevista la compartecipazione di soggetti pubblici e privati che operano nell’area di competenza, corrispondente alle rispettive quote consortili. Inoltre, l’attività di promozione avverrà in forma aggregata in sinergia con altre agenzie, omogenee per territorio o per prodotto turistico.

l.c.

La Regione Piemonte cambia la governance del turismo e apre una stagione nuova, nella quale i privati avranno un ruolo più attivo, grazie alla legge quadro messa a punto dall’assessora Antonella Parigi ed approvata il 5 luglio dal Consiglio regionale. «Con questa riforma - sostiene Parigi su Piemonteinforma, sul sito della Regione - diamo vita ad un modello di gestione che coinvolge tutti gli attori del sistema, ottimizza il lavoro di promozione e ci permette di essere in linea con le moderne dinamiche del settore. Oggi è necessario sviluppare adeguate strategie di marketing, a partire da una più efficace presenza sul web, con scelte maggiormente orientate alle caratteristiche della domanda e alle reali esigenze e aspettative delle diverse tipologie di turista, caratterizzando e posizionando al contempo il marchio Piemonte sul mercato turistico internazionale».

Il testo, che modifica un impianto normativo vecchio ormai di 20 anni e che necessitava pertanto di una revisione capace di adeguare la competitività turistica piemontese agli scenari del mercato contemporaneo, ha come punto focale la creazione di un’agenzia per la promozione e lo sviluppo turistico che assorbirà diversi organismi preesistenti ed accoglierà al proprio interno, sebbene con quote di minoranza, anche i privati: si chiamerà Dmo Turismo Piemonte e si occuperà della formulazione delle azioni strategiche, organizzative e operative alla base dell’offerta turistica, come indica lo stesso acronimo (Dmo sta per Destination Management Organization, termine internazionalmente usato in ambito turistico per indicare proprio la gestione di tali attività). Un soggetto che, anche in un’ottica di contenimento dei costi, è frutto della fusione fra le società Sviluppo Piemonte Turismo e Istituto per il Marketing dei Prodotti Agroalimentari (ImaPiemonte). Aperta alla partecipazione delle Atl, delle Camere di Commercio e di altri soggetti pubblici e privati interessati alla promozione e allo sviluppo del turismo in Piemonte, la nuova realtà avrà anche il compito di coordinare le Atl e gli altri organismi che operano nel settore.

«La governance del settore cambia completamente - sottolinea l’assessore - La Regione manterrà la maggioranza ed entreranno privati qualificati, a partire da Unioncamere. Ma ci sono già trattative con Arpiet, Confcommercio e altri. Il loro ingresso è fondamentale non solo sotto il profilo delle risorse, ma anche perché portano un’importante capacità imprenditoriale. In questo modo ci si coordina meglio e si evita la dispersione delle risorse. All'inizio non ci saranno soggetti singoli, ma dopo una prima fase anche questi potranno entrare in base ai bandi che saranno emessi». Parigi chiarisce anche che «le competenze delle nuova agenzia andranno dalla promozione sportiva a quella in campo enogastronomico»  e che «le Atl diventeranno società consortili, ma dovranno occuparsi soprattutto di accoglienza. Il tempo in cui ognuna andava a promuoversi per conto proprio è finito, se vorranno fare marketing del territorio dovranno agire insieme».

L’organizzazione delle agenzie di accoglienza e promozione turistica locale rappresenta infatti un altro elemento di innovazione apportato dal legislatore: pur mantenendone invariate le finalità e le attività, ne vengono ridefinite e uniformate la forma giuridica - diventano ora tutte società consortili a responsabilità limitata - così come gli organi e le relative scadenze. Ma soprattutto, analogamente al modello dell’agenzia regionale, diventa fondamentale il ruolo della compartecipazione pubblico-privata: ad integrazione dei contributi regionali erogati in proporzione alle quote possedute, è infatti prevista la compartecipazione di soggetti pubblici e privati che operano nell’area di competenza, corrispondente alle rispettive quote consortili. Inoltre, l’attività di promozione avverrà in forma aggregata in sinergia con altre agenzie, omogenee per territorio o per prodotto turistico.

l.c.

Seguici sui nostri canali